MartesanaDUE - giugno 2006  n. 84

 

 

In questo numero

 

 

Niente di nuovo sotto il sole

 

Insediato il nuovo Consiglio di Zona

 

Abbattuti gli alberi dei campi sportivi in via Padova

 

Difendi i tuoi diritti, difendi la Costituzione. Il 25/26 giugno vota No

 

 

 

Le rubriche

 

Filo diretto dal Parlamento

con il senatore Antonio Pizzinato

 

Lettere alla redazione

 

Un libro al mese

 

Un film al mese

 

Alla (ri)scoperta dei sensi

 

Frammenti di umanità suburbana

 

Biologico in Martesana

 

Son atto a rimirar... rubrica d'arte

 

Gli annunci  e le opportunita'

 

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MartesanaDUE

mensile di informazione, 

cultura e annunci della zona due

di Milano citta'

 

Editore

Comedit 2000

 

Direttore 

Paolo Pinardi

 

Redazione

 

Paola D'Alessandro

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Giuseppe Natale

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Reg. Trib. MI

n. 616 settembre 99

 

 

 

 

 

Niente di nuovo sotto il sole 

I risultati delle elezioni amministrative nella nostra zona

Come era a ampiamente previsto, il voto del 28 maggio scorso non ha modificato di quasi nulla la situazione.
E' confermato  un recupero di consensi da parte del centrosinistra (circa il 3%), che si era già evidenziato nel 2004 con le Europee e le Provinciali e nel 2005 con le Regionali; il fatto che alle comunali abbiano votato 150.000 elettori in meno rispetto alle politiche di quasi due mesi fa, non ha
cambiato i rapporti di forza all'interno del Consiglio comunale e del nostro Consiglio di zona. Se il centrodestra ha esaurito la spinta propulsiva nella sua capitale per eccellenza, l'opposizione non  ha avuto quella capacità di attrazione che ha avuto in altre grandi città.
Ne è testimone anche la surreale resa dei conti del dopo-sconfitta dentro l'Ulivo e lo “scaricabarile” nei confronti di Ferrante; probabilmente le ragioni della sconfitta vanno ricercate, non nelle scelte tattiche degli ultimi 5 mesi, ma nelle debolezze e assenze dell'opposizione negli ultimi 5 anni.
Nella capitale tecnologica e modernista dove una reale egemonia del berlusconismo è alimentata anche da una filosofia individualistica estrema, dove le contraddizioni sociali, ambientali e della qualità dell'economia milanese si allargano sempre più, probabilmente è impossibile un'unica
unitaria risposta alternativa dell'opposizione; troppo diverse le analisi e le letture della modernità e dei cambiamenti e i conseguenti atteggiamenti politici. Sarebbe stato più utile una normale competizione tra le due proposte (quella moderata e la radicale), con due candidati sindaci in grado
di allargare al massimo i consensi reciproci, evitando magari la vittoria della Moratti al primo turno; le primarie di gennaio hanno fotografato, imbalsamato e cronicizzato una situazione. Inoltre, mentre nel campo della sinistra moderata hanno funzionato i processi aggregativi (seppur per nascondere divergenze di potere e consenso, poi irrimediabilmente esplosi), in quello della sinistra alternativa non sono mai iniziati, sia  per le solite logiche, sia per un immobilismo totale a cominciare da Rifondazione, che ha ridotto il tentativo di Dario Fo all'ennesima lista del 2%.
Con l'aria che tira a Milano, Letizia Moratti non solo è già una risposta politicamente più forte del centrodestra in crisi a livello nazionale, ma rischia di fare a fettine il centrosinistra assorbendone qualche pezzo; il tutto a discapito della città e degli strati più deboli.
Nulla di originale anche per la nostra zona, che proprio per la mancanza di specificità, identità e utilità di questo decentramento si allinea pedissequamente ai flussi generali; anche da noi i quasi 15.000 votanti in meno rispetto alle politiche di aprile o alle amministrative di cinque anni
fa non modificano la sostanza.
L'unico dato in controtendenza è l'affermazione della Lega che in zona 2 prende più del 5% rispetto al 3,75% comunale come effetto della direzione leghista di questa nostro sfortunato territorio. Per il resto si tratta di piccoli riequilibri all'interno delle singole coalizioni dove quasi sparisce il voto di coalizione (nella Casa delle Libertà da più di 5.000 voti a 925; nell'Unione da 3.600 a 849). Nel centrodestra Fi da 16 a 15 consiglieri, An da 6 a 5, Lega da 2 a 3 e Udc da 1 a 2; da sottolineare il forte ricambio di consiglieri in quasi tutte le liste. Nel centrosinistra Ulivo e lista Ferrante (7 + 2) mantengono i 9 consiglieri del 2001 (5 Ds e 4 Margherita), segue la fitta schiera dei piccoli partiti: 2 a Rifondazione, 1 Verdi, 1 lista Fo, 1 lista Di Pietro (2 nel 2001), 1 Rosa nel pugno, 1 Comunisti
italiani; da segnalare una sostanziale riconferma dei consiglieri dei partiti tradizionali, mentre il ricambio è garantito dalle nuove liste.



   

 

Abbattuti gli alberi dei campi sportivi di via Padova

Le urne si sono chiuse da poche ore, abbiamo un nuovo signor Sindaco e tutti speriamo, comunque la si pensi, in una stagione di buon governo: tuttavia l'orologio della politica cittadina ha voluto scandire cinicamente e senza pietà, dopo una infiammata campagna elettorale all'ultimo voto, il suo tempo, a nostro danno e con evidente malizia.
Per noi di San Giovanni Crisostomo (via Padova), la mattina del 30 maggio, infatti, seppur sotto un cielo di quelli che più azzurri e tersi non si può, ha riservato un' amara, sgradevole, inaspettata sorpresa: sono arrivate le seghe e le ruspe ad abbattere il boschetto di via Padova, che contava addirittura più piante ed essenza di quello di Gioia, il nostro curatissimo e generoso di fragoline ogni fine di maggio. Non è questione di sponsor mediatici, che noi non avevamo e che, comunque, non hanno potuto impedire anche quell'altro scempio: il fatto è che non è con questi colpi di scena magistrali che si dimostra di amare Milano, la sua gente, con tutti i suoi problemi e la vita incasinata nel traffico, nell' aria avvelenata, nel rumore.

Gli alberi - molti del boschetto ormai sono a fettine - si possono certamente sempre ripiantare: stiamo però perdendo una speranza, che non è quella di trovare il seme del carpino o dell'albero di Giuda, ma quello del buon senso, specie rara, preziosa, quanto mai apprezzata in ogni stagione.
Di Buon Governo.

Elisabetta Pellarin - San Giovanni Crisostomo