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MartesanaDUE - dicembre 2006 n. 88
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Via Padova - Viale Monza - Via Venini
Il nuovo garante per gli animali
Finalmente una buona notizia... anzi cinque
Parco Adriano: abusivismo tollerato da funzionari comunali
www.unmilionedilitri.it: il primo sito che porta l'acqua a chi non ce l'ha!
Piazza Fontana al macero
Gli abitanti di via dei Transiti dicono no al parcheggio
Le iniziative in zona
Le rubriche
Lettere alla redazione
Un libro al mese
Un film al mese
Frammenti di umanità suburbana
Biologico in Martesana
Son atto a rimirar... rubrica d'arte
Gli annunci e le opportunita'
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MartesanaDUE mensile di informazione, cultura e annunci della zona due di Milano citta'
Editore Comedit 2000
Direttore Paolo Pinardi
Redazione
Paola D'Alessandro Adele Delponte Antonio Gradia Luca Gualtieri Giuseppe Natale Aurelio Volpe
Red. e pubblicita' Via delle Leghe, 5 20127 Milano Tel. 02/28.22.415 Fax 02/28.22.423
Reg. Trib. MI n. 616 settembre 99
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Via Padova - Viale Monza - Via Venini Difendiamo
il nostro territorio dal degrado sociale e dalla delinquenza Finalmente la politica si muove; per la precisione il centrosinistra della nostra zona organizza due presidi per sabato 16 dicembre in viale Monza angolo via Crespi e angolo via dei Transiti, dalle 9,30 alle 12,30. Durante la mattinata verrà distribuito un volantino (qui di seguito pubblicato integralmente) che approfondisce un tema importante e delicato come quello della convivenza e vivibilità in situazioni di degrado e delinquenza. Non ci si ferma alla superficie o ai facili slogan del “ tutti spacciatori, terroristi, sporchi e cattivi: rimandiamoli a casa loro” che riecheggiano spesso tra il ceto politico che amministra la città; si tenta uno sforzo di analisi e di proposte per riqualificare i quartieri coinvolgendo tutte le istituzioni, i comitati e le diverse comunità, operando sia sul versante della lotta alla delinquenza che sul recupero del degrado urbanistico e abitativo e magari (aggiungiamo noi) denunciando la fortissima speculazione immobiliare che regna sovrana con affitti alle stelle alimentati dalle migliaia di appartamenti sfitti e da nuove costruzioni in edilizia libera a prezzi esorbitanti per gonfiare la bolla del mattone. Per una città più vivibile e rispettosa dei suoi cittadini
Difendiamo il nostro
quartiere dalla delinquenza e dal degrado
Il progressivo degrado abitativo e sociale del nostro quartiere, in particolare dell’area Padova-Monza, impone a tutti ( istituzioni, partiti e cittadini) di dare vita ad un ampio progetto non solo di contrasto alla delinquenza, ma anche di rigenerazione e riqualificazione del quartiere. I
partiti dell’Unione di Centrosinistra
con i presidi di oggi in Viale Monza intendono affermare il loro impegno a
fianco dei cittadini. Nelle
periferie la presenza
di malavitosi, di spacciatori e di persone che sfruttano la prostituzione
è in continua crescita. La
progressiva concentrazione di persone
che vivono nella precarietà e
di immigrati costretti spesso a vivere in spazi limitati e sovraffollati
rischia di far diventare il quartiere
un ghetto dove il
degrado abitativo va di pari passo con il degrado sociale. Nel
Programma presentato dai Partiti di Centrosinistra
per le recenti elezioni del Consiglio di Zona si sottolinea l’esigenza
di una sorta di contratto di quartiere promosso da Amministrazione
Comunale, Consiglio di Zona, Partiti e Comitati di cittadini per dare vita
ad un Progetto di rigenerazione e di valorizzazione dell’Area Padova,
Monza, Venini. La
protesta è importante per evidenziare un disagio, ma non è sufficiente. Occorre
incalzare gli Amministratori per
mettere in atto provvedimenti concreti ed adeguati. Le
nostre proposte
1.
Lotta alla delinquenza Chiediamo
al Prefetto e al Sindaco Moratti
di garantire una presenza
continuativa delle forze dell’ordine per un’ azione di prevenzione, di
contrasto della delinquenza e
per un maggiore controllo del territorio. 2.
Sicurezza per gli anziani . ·
Concessione di aiuti ad anziani in difficoltà per la messa a norma
e in sicurezza la loro casa. ·
Campagna di informazione permanente contro scippi, aggressioni e
furti. · Coordinamento tra Comune, Consiglio di Zona, Forze dell’Ordine, Vigili Urbani al fine di predisporre un piano di sicurezza a favore degli anziani. ·
Istituzione di servizi qualificati di portierato sociale nelle case
popolari. 3.
Risanamento urbanistico e abitativo ·
Occorre da parte del Comune un progetto di incentivazione per la
ristrutturazione degli stabili e degli alloggi degradati, facendo ricorso
a contributi economici o prestiti agevolati, finalizzati a coprire parte
dei costi. ·
Occorrono periodici controlli in modo da verificare il rispetto
delle norme A)
che disciplinano il numero delle presenze di inquilini in rapporto
alla superficie disponibile, anche con riferimento alle norme
sull’igiene e sulle abitazioni; B)
che obbligano i proprietari che affittano le loro case a comunicare
i nomi degli inquilini al Commissariato di Polizia anche per un controllo
degli affitti in nero. ·
Organizzazione di un convegno che promuova l’ elaborazione di
un progetto sulla riqualificazione del quartiere. 4.
Immigrazione e coesione sociale ·
Costituzione di un organismo che coordini
le associazioni che si occupano dell’immigrazione in zona. ·
Costituzione di un organismo che raccordi le diverse etnie presenti
nel territorio. ·
Utilizzo condiviso degli spazi a verde ( elaborazione di un
regolamento, sistemazione di servizi pubblici e di strutture al servizio
di tutti i cittadini…). ·
Destinazione equilibrata dei
fondi per il diritto allo studio
a favore della integrazione degli alunni stranieri nelle scuole e quindi
del complessivo miglioramento della qualità della didattica per tutti. I
partiti dell’Unione del Centrosinistra (Democratici di Sinistra, Margherita, Rifondazione comunista, La
Rosa nel Pugno, Verdi, Comunisti Italiani, Lista Ferrante)
Parco Adriano: abusivismo tollerato da funzionari comunali Testo della lettera inviata dall’Ufficio Procedure Sanzionatorie al Settore Edilizia Demaniale il 16/12/2005: “In via Trasimeno 94 vi è una costruzione abusiva di circa 700 mq, realizzata dal Sig.Caloria Giuseppe su area di proprietà comunale. Le opere sono state formalmente contestate a Caloria con diffide a demolire notificategli il 19/04/2000 e 21/02/2005, cui sono seguite le relative denunce all’autorità giudiziaria. L’area su cui insiste la costruzione è situata all’interno del Parco Adriano, in corso di realizzazione, i cui lavori devono essere completati entro l’estate 2006. Nei mesi scorsi è stato ottenuto il distacco delle reti tecnologiche fornite irregolarmente alla costruzione abusiva, ma la stessa è tuttora occupata. In considerazione della proprietà comunale dell’area già consegnata all’impresa per la realizzazione del parco, si chiede a codesto Settore di effettuare la demolizione d’ufficio, con procedura già sperimentata per la costruzione di via Cusago.” Siamo a fine anno 2006. Le ordinanze non sono state rispettate, le demolizioni ordinate da funzionari comunali non sono state eseguite. Vorremmo capire se ci sono state omissioni di atti d’ufficio, da parte di quali settori e di quali funzionari comunali. E’ inaccettabile la tesi del dirigente del settore “Sportello unico per l’edilizia”, che ha stralciato dal progetto del Parco Adriano (un parco già ridotto di un terzo delle aree previste) l’area occupata, ritenendola non influente ai fini del progetto stesso. Il funzionario avrà avuto le spalle coperte dai responsabili delle decisioni urbanistiche, uomini potenti incaricati da assessori precedenti e che spesso fanno prevalere il privato sul pubblico. Funzionari che agiscono con tanta superficialità ci preoccupano perché, agendo in questo modo, incoraggiano l’illegalità e la prepotenza. L’area comunale di Via Trasimeno e San Mamete fa parte del mappale 58, l’occupante è a cavallo del mappale 58 e 50, dove esiste una chiesetta in mezzo al degrado. L’area del mappale 50 dell’Immobiliare Lombarda (cioè Ligresti) deve essere consegnata al Comune libera, come da convenzione del 1986 per gli oneri di urbanizzazione. La presenza dell’occupante in questione impedisce questo passaggio, nonostante il Comune abbia anche promesso o versato 70.000 Euro all’Immobiliare per liberare l’area. La realizzazione del parcheggio del Parco, con il cantiere aperto, poteva essere l’occasione per intervenire. La gente si chiede perché il Consiglio di Zona non intervenga. Rispondere che il C.d.Z. “non ha potere” non è corretto, perché per chiedere spiegazioni, andare negli uffici preposti e dimostrare che certe scelte sono sbagliate, non occorre potere ma volontà politica. Facciamo degli esempi. L’anno scorso il 12/10/2005 fu votata una delibera da tutto il Consiglio di Zona 2 che impegnava il Presidente a verificare per quali ragioni le diverse ordinanze di sgombero non fossero state eseguite; dopo oltre un anno stiamo ancora aspettando la risposta (omissione di atti d’ufficio o arroganza di potere?). Il 28/2/2006 si riunisce la Comm. Urbanistica; il funzionario che segue il progetto del Parco Adriano, non porta nessun documento del progetto né ci informa che, a causa dell’occupazione abusiva, stava modificando il progetto del parcheggio. Invece esaltò il fatto che i costruttori del grattacielo di L.go Bigatti si erano fatti carico di realizzare parte del Parco Adriano con gli oneri di urbanizzazione. Peccato che la disponibilità non fu spontanea, ma fu condizione imposta da un’altra funzionaria: conoscendo le disattese del passato, la concessione a costruire poteva essere firmata solo se c’era la contestualità dei lavori per il Parco. La funzionaria fu trasferita, forse perché aveva fatto l’interesse del Comune, cioè dei cittadini. Il 20/10/2006 viene convocata una riunione sul Parco Adriano, per la prima volta il progettista ci illustra il progetto del parco. Ci spiega che i lavori sono al termine e non si può modificare nulla. Una mezza cattedrale nel deserto: piste ciclabili che non si collegano nemmeno con il quartiere, illuminazione da giardino di condominio, niente sicurezza, nessun collegamento al Parco Lambro e al Parco della Media Valle del Lambro. Per il Consiglio di Zona, per i tecnici del Comune, va tutto bene; anche lo stralcio del progetto che non permette al Comune di prendere possesso delle aree occupate. I soldi della collettività dovrebbero essere spesi bene. Si rischia che un’opera calata dall’alto, non condivisa, e non spiegata ai cittadini, non venga sentita come bene comune. Speriamo che il Parco venga completato. Occorre che cittadini e forze politiche sensibili si impegnino affinché questa ultima risorsa di verde diventi un parco vero per tutta la Zona. Salvatore Gioia
In
relazione al progetto di costruzione di un parcheggio sotterraneo in Via
dei Transiti, il Comitato Pasteur - Via dei Transiti richiede: ·
Se sia vero che vi siano state delle varianti rispetto all'ultimo
progetto presentato al
Consiglio di Zona 2: risulta che il numero di posti auto sia aumentato da
200 a 300, e di conseguenza il numero di piani. ·
Se i piani sotterranei del parcheggio vadano oltre il perimetro
delle case adiacenti e della linea della Metropolitana, con conseguente
pericolo per la stabilita' delle stesse, soprattutto
per il caseggiato di Via dei Transiti 26/28 che e' il più vecchio. ·
Si richiede se sia stata effettuata una accurata analisi e perizia
delle ripercussioni sulla stabilità dei palazzi adiacenti. ·
Se nel dare l'approvazione al progetto, si sia tenuto conto della
presenza di alberi decennali nei giardinetti di Via dei Transiti; si tenga
conto che, dopo la costruzione del parcheggio e la ricostruzione dei
giardinetti, non sarà più possibile piantare alberi di alto fusto perché
le radici comprometterebbero la muratura del parcheggio. Tali alberi sono
gli unici a verde pubblico del quartiere, oltre a quelli di Via Sauli, che
pero' sono spesso potati perché interferiscono con i
balconi del palazzo adiacente. ·
I giardini di Via dei Transiti hanno una superficie molto ridotta,
e sono gli unici giardini del quartiere. Dopo la loro ricostruzione a
seguito della fine dei lavori del parcheggio, la loro superficie sarà ancora più ridotta a causa della rampa di accesso al
parcheggio. ·
Durante i lavori dell'eventuale costruzione del parcheggio, il
traffico del quartiere e di Viale Monza, fondamentale per la viabilità
della zona, e già molto intenso, subirà un grave peggioramento. ·
Si chiede se i posti auto siano riservati ai residenti oppure ne
sia possibile la cessione a non residenti; in quest'ultimo caso il
traffico del quartiere subirà un grosso aumento, con grave disagio sia
per gli abitanti dei dintorni che del traffico di Viale Monza. ·
Si fa presente che la costruzione di tale parcheggio non è stata
pubblicizzata nel quartiere, per cui alcuni abitanti del quartiere ne sono
venuti a conoscenza solo per caso ·
Si è saputo casualmente della possibilità di riesame
(Provvedimento del 29.09.2006), ma
la possibilità dei cittadini di partecipare non è stata opportunamente
pubblicizzata dal Consiglio di Zona, come richiesto nel provvedimento. Alla
luce dei precedenti punti, si
richiede al Comune di Milano di portare al riesame il progetto del
parcheggio sotterraneo di Via dei Transiti.
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