Associazione Enrico Berlinguer - Milano
via Solari 40 - Mi
Associazione Enrico Berlinguer - Milano
news a cura di Luciano Grecchi e Paolo Pinardi
pagina facebook a cura di Francesco Rizzati
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Sommario:
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per leggere le news precedenti:
1.
Aperto il laboratorio per l'unità della sinistra
di
Paolo Pinardi
Si
è svolto martedì scorso 23 maggio un interessante seminario promosso da Ars a
cui hanno partecipato tutte le sigle principali che compongono il variegato
arcipelago a sinistra del Pd.
Non
è una novità per questa Associazione che ha cercato in questi anni di tenere
alta una riflessione possibilmente unitaria sulla sconfitta storica della della
sinistra italiana nel far fronte, con il superamento della società industriale
novecentesca, alla globalizzazione neoliberista con l'accentuarsi delle tante
diseguaglianze ed il crollo dei sistemi politici tradizionali.
Quello
romano è stato il primo incontro di questo laboratorio unitario in costruzione
tra i vari soggetti, molti altri ne seguiranno per far crescere anche in Italia
consenso ad una ipotesi di radicale cambiamento e credibilità rispetto ad una
scadenza ormai inevitabile di elezioni anticipate, consapevoli che non sarà la
sola presenza parlamentare a salvarci come dimostra anche quest'ultima
legislatura.
Lo
schieramento moderato (dal Pd a Berlusconi e Lega compresa) che si è creato
attorno ad un provvedimento emblematico come quello dei voucher, l'ennesimo
sfasco in atto alla Rai e l'accordo che si sta profilando sulla nuova legge
elettorale delineano chiaramente la
nuova fase in cui si sta entrando.
Con
il seminario si sono ulteriormente chiariti i punti fondamentali che stanno
emergendo da questo dibattito in corso in tutto i territori; anche la nostra
Associazione Berlinguer a Milano vuole contribuire organizzando un incontro per
domenica 11 giugno: vi terremo informati.
Schematicamente possiamo così riassumere i nodi principali emersi:
-
Affrontare
con chiarezza e umiltà le nostre antiche contraddizioni sapendo che non è in
gioco l'ennesima lista elettorale ma la sopravvivenza di una sinistra degna di
questo nome: da una parte la
consapevolezza della necessità dell'unità a sinistra, dall'altra la paura di
ripetere esperienze fallimentari del passato. Certo la somma non fa il totale
(Totò), ma dipende solo da noi se la somma sarà inferiore o superiore al
totale.
-
Andare
oltre con la chiarezza del programma fondamentale (libertà uguaglianza lavoro e
attuazione della Costituzione), attraverso la discontinuità rispetto ad
esperienze del passato come il vecchio Ulivo oggi non riproponibile o con nuove
alleanze all'insegna del “uniti contro i barbari”. Le esperienze a sinistra
in corso in altri paesi europei confermano l'indispensabilità di una critica
radicale a questa Europa e alle scelte di politica economica e sociale in atto
in gran parte di essa a cominciare dall'Italia.
-
Andare
oltre la solita cerchia: a) riscoprendo l'incredibile esperienza del referendum
del 4 dicembre scorso; b) riconnettendoci con il nostro mondo del lavoro ed i
suoi rappresentanti lasciati terribilmente soli anche se ancora capaci di
sussulti incredibili come i referendum in difesa della dignità di chi lavora;
c) coinvolgendo il mondo dell'associazionismo civico che in questi anni,
nonostante noi, ha fatto concretamente vivere i valori della sinistra e d)
valorizzando lo spartiacque rappresentato dalla bellissima giornata milanese del
20 maggio dove era largamente egemonica la proposta della rete “Nessuna
persona è illegale” rispetto all'ipocrisia del Pd renziano.
-
Colpisce
ma non sorprende il silenzio al seminario romano sul ruolo di federatore
autoassegnatosi da Pisapia: permane una certa subalternità e confusione di
linea politica che noi a Milano, nonostante il ruolo dei giornaloni, abbiamo ben
conosciuto: nel contrastare la sempre più accentuata lontananza tra le due città
( quella della cerchia dei navigli, dei grandi eventi e quella desolata e
degradata delle periferie) e soprattutto nel constatare la lontananza e la
delusione tra il Pisapia del 2010/11 volto nuovo e vittorioso di una sinistra e
di una città stanca dei soliti imprenditori, manager e prefetti proposti anche
dal Pd e quello pasticciato alle elezioni regionali del 2013, silenzioso alle
elezioni europee del 2014 finendo a quello conseguentemente rinunciatario del
2016 che riconsegna la città al un Pd definitivamente renziano
indipendentemente dal ruolo autonomo che sta provando a svolgere il nuovo
sindaco.
-
Colpisce
ma non sorprende l'attenzione intorno al fenomeno 5stelle che nel suo assestarsi
mette in evidenza le tante contraddizioni e debolezze ma che rimane un soggetto
da seguire e incalzare; non a caso continua a fare dell' assioma iniziale Pd = Pdl la sua forza di attrazione anche e soprattutto nei
confronti di pezzi importanti del nostro potenziale elettorato.
Di
seguito il link con la registrazione del seminario promosso dall'Associazione
per il rinnovamento della sinistra.
https://www.radioradicale.it/scheda/509773/per-lunita-della-sinistra
Introduzione
di Vincenzo
Vita, conclusioni
di Aldo
Tortorella;
ha coordinato Maria
Luisa Boccia.
Sono
intervenuti: Maurizio Acerbo (segretario nazionale, Rifondazione
Comunista-Sinistra Europea), Mauro Alboresi (segretario nazionale dei Comunisti
Italiani), Nicola Fratoianni (deputato e coordinatore nazionale, Sinistra
Italiana - Sinistra Ecologia Libertà - Possibile), Miguel Gotor (senatore,
Articolo 1 - Movimento democratico e progressista (gruppo parlamentare Senato),
Massimo Torelli (L'Altra Europa con Tsipras), Anna Falcone (vice presidente del
Comitato per il No al Referendum Costituzionale), Alberto Benzoni (presidente
dell'Associazione Culturale Roma Nuovo Secolo), Roberto Biscardini (membro di
Socialisti in Movimento), Salvatore Bonadonna (membro della Direzione nazionale,
Rifondazione Comunista-Sinistra Europea), Alfonso Gianni (membro del
Coordinamento Nazionale de L'Altra Europa con Tsipras), Roberto Bertoni (membro
di Articolo 21, liberi di...).
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2.
Pioggia
battente... obnubila la mente…
di Luciano Grecchi, presidente Consulta permanente delle associazioni del parco Nord
…
degli amministratori pubblici della Regione Lombardia e del Comune di Milano
che, continuando ad ignorare le osservazioni e le preoccupazioni dei cittadini
“minacciati” dalla realizzazione della vasca di laminazione (vasta quanto
quattro campi di calcio) all’interno del Parco Nord per il contenimento delle
acque per nulla cristalline del Seveso, proseguono spediti verso la soluzione
“semplicistica”, medievale senza minimamente prendere in considerazione le
alternative esistenti e, sicuramente, meno impattanti con il territorio. Il
problema delle esondazioni, l’ ultima nel quartiere di Pratocentenaro qualche
giorno fa, viene semplicemente spostato da qui a ridosso del Comune di Bresso ed
alle propaggini del quartiere di Niguarda, al termine della Via Ornato,
riproponendo una guerra “tra i più deboli”.
Sarebbe
più semplice (non semplicistico), più logico, più strutturale (pianificando
ed investendo nella sicurezza del territorio, rispetto ai rischi di terremoti,
esondazioni e frane), più rispettoso dell’ambiente, applicare le leggi già
esistenti sulla “invarianza idraulica” obbligando ed aiutando i Comuni a
“trattenere” le acque piovane sul proprio territorio, nei momenti di eventi
critici, con strutture diffuse, piccole, già utilizzate nel resto dell’Europa
(rain garden, pavimentazioni filtranti, etc) la cui realizzazione richiederebbe
lo stesso tempo della costruzione della “vasca”. L’enormità dei 30
milioni stanziati per il progetto potrebbe essere ridotta e utilizzata per
questo…ma…
Vasca
sì, vasca no. Perchè diciamo No
contributo
della “ASSOCIAZIONE AMICI PARCO NORD”,aderente
alla “Consulta”, che dalla fine dell’ anno 2014 si occupa della questione
e si oppone alla “Vasca” con proposte alternative.
https://www.facebook.com/Associazione-Amici-Parco-Nord-756934954381224/?hc_ref=PAGES_TIMELINE
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3.
Servono
politiche pubbliche
di
Massimo Gatti
Continuano
le privatizzazioni selvagge e progressive che hanno riguardato negli ultimi
decenni tutti i settori della vita nazionale. Emblematico il ruolo di FS spa
dagli ex scali di Milano al mega progetto FS/ANAS,dove l'interesse pubblico non
esiste,ma contano solo gli affari.
Nel
frattempo la situazione dei pendolari peggiora, i servizi pubblici si
contraggono e le classi dirigenti nazionale e regionale, tutti assieme
appassionatamente, dopo aver scelto con la giunta passata e presente di Milano
di procedere con la costosissima e sbagliata M4 solo in territorio urbano,
tagliano altri progetti più utili come M2 a Vimercate e M3 a Paullo.
Non
ancora contenti i vertici amministrativi di Milano,Monza,Sesto S.G. e Cinisello
con la compiacenza di governo nazionale e giunta regionale proclamano il
prolungamento di M1 e anche M5, in zone già raggiunte dal servizio ferroviario,
ma dove l'EXPO infinito concentra tutti gli appetiti.
In
queste settimane centinaia di chilometri di strade ordinarie non a pagamento
risultano sempre più abbandonate e pericolose; l'occupazione nelle piccole e
medie aziende che lavoravano nella manutenzione è crollata, ma nulla si muove
se non nuove e ingenti risorse per le autostrade inutili e dannose che hanno
calpestato l'agricoltura e la salute pubblica.
Il
fallimento della città metropolitana senza democrazia e senza quattrini e
dell'abolizione delle province è sotto gli occhi di tutti, insieme agli scarsi
risultati nel contrasto a corruzione, mafie e sprechi.
Significativa
la situazione dell'IDROSCALO, eccellenza storica di questo territorio, oggi
sommerso dalle alghe e dalla impraticabilità organizzativa e finanziaria delle
manutenzioni.
Nell'epoca super tecnologica che stiamo vivendo vanno trovate soluzioni innovative, ma sicuramente alla vigilia del 33° anniversario della morte di Enrico Berlinguer varrebbe la pena di ristudiarne il pensiero e l'opera per trovare anche oggi vie nuove e originali per cambiare il presente con più giustizia e democrazia.
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4.
Manchester. Dopo l’ultima strage
di
Gianfranco Pagliarulo
Sulla
totale repulsione della ferocia del terrorista di Manchester, come della ferocia
di tutti gli atti di terrorismo che hanno insanguinato l’Europa negli ultimi
anni, non ci può essere dubbio. Così come nel trovare esecrabile persino il
dettaglio dell’azione criminale, cioè l’aver riempito la bomba di chiodi.
Così come ancora sul dolore speciale, irreversibile, causato dalla finalità
dell’attacco, e cioè la morte dei ragazzini, perché nell’uccisione del
cucciolo si incarna in qualche modo l’odio per la specie, in questo caso la
specie umana. Ma se ci si ferma a questo, si rimane incatenati al fatalismo ed
alla paura...
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5. La quinta lezione di Mario Spinella su Gramsci, pubblicata dal nostro mensile di allora (ilponte della Lombardia – aprile 1994):
I
Quaderni del carcere: blocco storico e conquista del potere; l’apporto di
Gramsci al marxismo.
Il
materialismo storico in Marx (gli uomini sono determinati dai rapporti di
produzione e siccome i rapporti di produzione cambiano storicamente, cambia
anche il nocciolo che determina il soggetto uomo e gli uomini in generale)
confutandone altre interpretazioni è il punto di partenza della elaborazione di
Gramsci in questa ultima lezione.
Da
qui anche l'avvio di una autocritica sulle caratteristiche della rivoluzione in
Russia che per la verità aveva iniziato anche prima del carcere; Spinella ci
riflette ad alta voce partendo dalle parole di Gramsci.
Al
punto 6° della nostra news trovate una articolo di Guido Liguori pubblicata su il
manifesto in occasione dell'ottantesimo della sua morte che approfondisce
ulteriormente questo nodo fondamentale nella discussione non solo teorica
all'interno del movimento operaio.
Infine
quindi la definizione di Blocco storico con la definizione del concetto di
egemonia per portare l'intero movimento a vittorie
e consensi importanti in Italia e nell'occidente capitalistico.
Spinella
conclude con una riflessione su uno strumento di comunicazione di massa
fondamentale come la televisione (siamo alla vigilia dello scontro elettorale
del 1994 con protagonista Berlusconi) e la speranza che ripone nella risposta a
sinistra dopo il crollo della prima repubblica...
le
altre quattro su: www.ilponte.it
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6.
La rivoluzione di Antonio Gramsci. Il laboratorio della Rivoluzione in
Occidente
di
Guido Liguori - dall’inserto del “manifesto” dedicato a Gramsci, 18 maggio
2017
2017:
cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre e ottant’anni dalla morte di Antonio
Gramsci. La coincidenza del doppio anniversario non poteva passare inosservata.
Anche perché Gramsci è stato, sia pure da lontano, un interprete attentissimo
del ’17 russo, che ha segnato la sua vicenda politica, teorica e umana come
pochi altri avvenimenti...
continua a leggere su www.rifondazione.it/primapagina/?p=29177
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7.
Dalla nostra pagina facebook
https://www.facebook.com/Associazione.Enrico.Berlinguer.Milano/?ref=ts&fref=ts
Commenti,
approfondimenti, attualità, riflessioni e ricordi con la storia del movimento
operaio...
In
questo ultimo mese bellissime foto di Berlinguer giovane dirigente e tantissimi
riconoscimenti nei suoi confronti e depressioni varie all'insegna del “Ci
manchi... oggi più che mai”.
Dopo
Melenchon...la rimonta di Corbyn e anche qualche speranza dalle tante iniziative
unitarie della sinistra italiana: compresa la nostra che terremo domenica 11
giugno in via Solari 40 - Milano