Associazione Enrico Berlinguer - Milano
via Solari 40 - Mi
   
Sommario:
1.
  il No di Milano
  Inizia con con questo mese di dicembre la
  pubblicazione di una nostra news mensile. Ovviamente non potevamo uscire che
  prima del 4 dicembre dando una nostra valutazione rispetto al referendum che
  si è voluto caricare di tanti significati aldilà del misero articolato di
  per sè già indicativo.
  Non sappiamo se con il dopo referendum si
  chiude una lunga fase iniziata con lo scioglimento del Pci o se ne apra una
  nuova completamente diversa; siamo convinti che con la vittoria del No
  probabilmente entrambe avranno un'accelerazione.
  Anche a Milano città avanzatissima come
  laboratorio di incredibili contraddizioni nelle sue trasformazioni
  urbanistiche sociali e politiche sarà interessante  leggere il risultato
  del referendum.
  Verificheremo il livello di consenso ed
  egemonia di quel blocco di interessi concentrato nella Milano della cerchia
  dei navigli ma che si estende alle speculazioni urbanistiche da 10 mila euro
  al mq. in sù di costruttori, banche e finanza fino agli insediamenti
  Fininvest del nostro hinterland, per non parlare di quel tragico riformismo in
  salsa meneghina fatto di ciellismo craxismo e migliorismo che detta la linea
  politica.
  Soprattutto misureremo la capacità di
  risposta delle periferie abbandonate dove il nostro No di sinistra partendo
  dalla mistificazione della militarizzazione di alcune di esse è riuscito a
  smontare l'estetica della paura da dare in pasto ai mass media e se
  conseguentemente anche quello terroristico del vuoto del dopovoto col No
  vittorioso.
  Spiace aver visto un'amministrazione
  comunale unita nel rivendicare pancia a terra un ruolo nella campagna per il Sì
  isolandosi da alcune importanti componenti interne alla sua stessa maggioranza
  per non parlare di quell'elettorato confluito su Sala al secondo turno.
  Spiace vedere ancora una volta la
  debolezza politica di Pisapia, dopo il sogno infranto del 2011 e le
  conseguenti delusioni  e divisioni dentro la sinistra milanese,
  utilizzata da Pd renziano quasi per una resa dei conti al proprio interno.
  Toccherà in ogni caso all'intera
  sinistra del No, ritrovando le ragioni della propria esistenza, il durissimo
  compito di riprovare a tessere rapporti unitari e insediamento sociale.
  
Luciano Grecchi - Paolo Pinardi
  2.
  La Costituzione per Laura Conti:
  l'appello del presidente dell'associazione Gramsci nel febbraio del 1993 in
  occasione del referendum abrogativo della legge elettorale del Senato.
  
  "La nostra Costituzione è
  egualitaria, si fonda cioè su principi di uguaglianza tra i cittadini, e sono
  quindi anticostituzionali i referendum abrogativi indetti al fine di
  modificare l'elezione dei senatori. Noi non abbiamo nessun bisogno di
  distaccarci dal dettato costituzionale per verificare le nostre posizioni, per
  riconoscere l'abbattimento dello stato sociale e delle conquista dei
  lavoratori, nonchè i supplizi del burocratismo e l'aumento della popolazione
  povera, che non è in condizione di soddisfare i bisogni fondamentali. Povertà
  significa anche esclusione dalla prevenzione sanitaria, impossibilità di
  sottrarci alle forme peggiori di inquinamento dell'aria e dell'acqua con
  aumento delle malformazioni. Maggiormente colpite dalla povertà in tutte le
  sue forme sono le donne. Il fatto che la Costituzione sia egualitaria ci fa
  giudicare che la legge elettorale debba essere proporzionale e che i
  referendum abrogativi intesi a modificare l'elezione dei senatori siano
  incostituzionali in quanto violano il principio di proporzionalità..."
  dal mensile "il ponte della Lombardia" - n. 2 - 1993
  
  3.
  REFERENDUM COSTITUZIONALE: IL NO UNA GARANZIA PER L'AVVENIRE
  Inganni e truffe nella propaganda del governo
  Intervento di ALDO TORTORELLA per l'Anpi di Perugia
  
  Care compagne e cari compagni, desidero
  esprimere innanzitutto tutta la mia indignazione per il modo con cui si viene
  svolgendo questa campagna referendaria da parte di coloro che oggi hanno il
  governo del Paese. Trovo scandaloso che i pubblici poteri siano impegnati ad
  alimentare con ogni mezzo compresi quelli meno leciti una campagna di
  disinformazione e di falsità. La televisione in ogni ora del giorno e della
  notte è occupata da questo presidente del consiglio il quale con tutti i
  problemi che ci sono non ha altro da fare che saltare da un programma
  all'altro o da un palco all'altro palco a far la sua propaganda e a
  propagandare se stesso. Più che un uomo di governo abbiamo un attore
  televisivo, oltre che uno studente bocciato dal suo professore di diritto
  costituzionale.
  
  http://www.arsinistra.it/a-sinistra/referendum-costituzionale-il-no-una-garanzia-per-lavvenire/
  
  4.
  Il Pci, la Costituzione, le riforme istituzionali
  Verso il referendum del 4 dicembre
  Introduzione di Paolo Ciofi al
  seminario "Il Pci, la Costituzione, le riforme istituzionali"
  ....
  Conclusione. Se voti SI' chiudi la porta
  al cambiamento, il contrario di quel che dice Renzi, e ti consegni senza
  tutele a un rafforzato potere di chi comanda, delle banche e della finanza.
  Altro che cambiamento. Questo è un salto mortale all'indietro, una
  retrocessione storica. Se voti NO, riapri le porte alla possibilità di un
  cambiamento vero, che si può ottenere lottando per l'attuazione della
  Costituzione. La vittoria del NO aprirebbe uno scenario nuovo. Offrirebbe
  migliori condizioni alle forze disperse della sinistra e dei movimenti sociali
  per fare quel passo che non si può più rinviare: costruire una sinistra
  nuova, operaia, popolare, di massa. Sappiamo che non è facile. Ma impegnamoci
  a fondo per la vittoria del No e poi proviamoci. Facendo finalmente della
  Costituzione non solo una bandiera da sventolare con orgoglio, ma la carta
  fondativa dei valori di una sinistra ampia e combattiva, capace di stare nella
  società e nelle istituzioni: per rinnovare le istituzioni e cambiare la
  società.
  
  http://www.arsinistra.it/a-sinistra/il-pci-la-costituzione-le-riforme-istituzionali/
  
  
  5.
  Pedemontana: un dissesto annunciato
  di Massimo Gatti
  https://massimogatti.wordpress.com/2016/10/12/pedemontana-un-dissesto-annunciato/
  
  6.
  A gennaio la presentazione del nostro libro:
  
  Mario Spinella
  Parlando di Gramsci
  Cinque lezioni organizzate nel 1993
  dall'associazione Gramsci di Milano e pubblicate dal mensile "il ponte
  della lombardia".
  
  con presentazione di Carlo Cuomo e Paolo Pinardi
  e contributi di Edgardo Bonalumi, Giorgio
  Lunghini, Alessandro Natta, Aldo Tortorella
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  I due testi su Milano e la sua
  amministrazione che hanno caratterizzato la fase iniziale della nostra
  associazione:
  
  Dicembre 2015
  Noi di quel PCI che avrebbe guardato  con naturale speranza ...
  (ovvero qualche riflessione sui 5 anni
  della giunta Pisapia e sul vicino futuro)
  http://www.ilponte.it/noi%20di%20quel%20pci.html
  
  Maggio 2016
  Da Craxi Pillitteri Borghini a Renzi Sala Parisi
  No ad una nuova normalizzazione.
  Manteniamo aperta la speranza del cambiamento del 2011.
  Una riflessione a partire dalle giunte di
  sinistra degli anni 70/80 ad oggi...
  Continua a leggere
  https://www.facebook.com/paolo.pinardi.3/posts/1059717497408927