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Le rubriche
con il senatore Antonio Pizzinato
In difesa della sanita' pubblica a cura del Comitato in difesa della sanita' pubblica
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Gli annunci e le opportunita'
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MartesanaDUE mensile di informazione, cultura e annunci della zona due di Milano citta'
Editore Comedit 2000
Direttore Paolo Pinardi
Redazione Gianni Bazzan, Mattia Cappello, Adele Delponte, Ferdy Scala, Luciana Vanzetti, Aurelio Volpe
Red. e pubblicita' Via delle Leghe, 5 20127 Milano Tel. 02/28.22.415 Fax 02/28.22.423
Reg. Trib. MI n. 616 settembre 99
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Emergenza sede per la S.O.S. di Milano
L’Associazione
Volontaria di Pronto Soccorso e Pubblica Assistenza di Milano, nota a
tutti come S.O.S., rischia di chiudere i battenti. A darne l’annuncio e'
Giuseppe Rivolta, Presidente dell’Associazione nata 27 anni fa con lo
scopo di prestare aiuto 24 ore su 24 ai casi di emergenza segnalati sul
territorio milanese, che dichiara: “L’Istituto Salesiano San Ambrogio,
nonostante le proroghe di tempo concesse e l’impegno ad affiancarci
nella ricerca di una nuova sede per lo svolgimento delle nostre attivita',
ci richiede il terreno attualmente utilizzato dall’Associazione al fine
di costruire uno spazio ricreativo per gli alunni delle scuole elementari,
che si prepara ad ospitare. Nonostante siano stati individuati ormai da
tempo degli spazi idonei in sostituzione di quelli attualmente sfruttati
in via Copernico, la risposta da parte delle Istituzioni interpellate
tarda ad arrivare e nessun ente che disponga di almeno 300 mq di terreno,
da concedere anche in affitto, si e' fatto sentire.” Che
cosa succederebbe se la S.O.S. di Milano chiudesse? Per prima cosa,
rimarrebbe sprovvista di autoambulanze per le ore notturne una fascia del
raggio di 4 Km intorno alla Stazione Centrale. E gli alti numeri di
interventi su chiamata al 118 sono la conferma della necessita' di questo
servizio. Ma non solo: gli oltre 200 Volontari impegnati non potrebbero piu'
garantire l’attivita' di soccorso nelle emergenze coordinata dal 118,
senza contare i servizi di centro mobile di rianimazione, il trasporto per
i dializzati, l’organizzazione dei corsi di pronto soccorso per i tutti
i cittadini della zona nord-est di Milano. E ancora, verrebbero meno tutti
i servizi gratuiti a portatori di handicap e agli anziani bisognosi di
aiuti materiali, i servizi di trasporto urgente di emoderivati,
numerosissimi servizi di trasporto di pazienti da ospedale a domicilio e
l’assistenza alle manifestazioni pubbliche. La S.O.S. rappresenta infine
un punto di stazionamento per il servizio di Guardia Medica ASL citta' di
Milano fornendo un accompagnatore autista al medico, mentre durante le
catastrofi nazionali organizza un centro di raccolta e invio di viveri e
vestiario per le persone colpite. Nel
solo anno 2000, i servizi svolti sono stati 15.987! Chi
e' stato interpellato e con quali risultati? Gli spazi individuati dalla
S.O.S. di Milano sono tre e attualmente si presentano vuoti e
inutilizzati. Essisono: 1)
La Scuola Elementare di Via Bottelli, dove un’intera ala e' da tempo
inutilizzata. Purtroppo, non si riesce a comprendere di chi sia la
competenza per l’utilizzo nonche' l’assegnazione di questo immobile.
Quest’area costituirebbe la soluzione ideale per l’Associazione che,
anche in accordo con il Consiglio di Zona 2; potrebbe creare un centro di
primo intervento sanitario a favore degli anziani che hanno difficolta' a
raggiungere i punti Asl e che copra tutta la zona di Greco, attualmente
sprovvista d un simile servizio. 2)
L’Ex Autoparco comunale di via Sammartini, abbandonato da piu' di 10
anni. Solo una piccola parte e' occupata da un centro di transito di
rifugiati, ma alla S.O.S. basterebbe solo una porzione di questo terreno. 3) L’Ex Mercato del Pesce di via Sammartini, che, ormai da anni, ha numerosi spazi vuoti. Questo terreno e' affidato all’Assessorato al Commercio che, a sua volta, lo ha dato in affitto alla societa' Sogemi, che pero', sta abbandonando Milano.
Gianni Bazzan
Si
chiama car sharing ed e' un
nuovo servizio di mobilita' urbana creato da Legambiente in collaborazione
con il Touring Club Italiano e Provincia di Milano. Il servizio e' gestito
da Legambiente senza fini di lucro. Ad oggi i parcheggi aperti sono
due: in Via Pascoli 70/4 (P.za Leonardo Da Vinci) e in Via Montepulciano
(Loreto). Funzionamento. Per aver un’auto in car sharing (Smart, Multipla o Punto) l’associato dovra' solo fare una telefonata al call center, prenotarla e quindi ritirarla presso il parcheggio, dove poi la riconsegnera'. In questo modo un’unica auto viene utilizzata da piu' persone, in momenti diversi. Il parco macchine sara' rinnovato assiduamente, per garantire sempre i dispositivi anti-inquinamento piu' aggiornati. Grandi i vantaggi per i singoli: il car sharing riduce i problemi di parcheggio, nonche' tutte le incombenze legate all’auto di proprieta' (bollo, pratiche assicurative, Bollino Blu, revisione, manutenzione, ecc). I risparmi rispetto alla vettura di proprieta' sono notevoli soprattutto per chi gia' usa poco l’auto. Questi i costi totali per un’utilitaria di proprieta', che venga utilizzata per 5.000 chilometri all’anno: calcolando la spesa annua per l’acquisto della vettura (che in media viene cambiata ogni 5 anni), la benzina, il bollo, l’assicurazione e la manutenzione, risulta che in totale l’automobilista in questione con un’auto di proprieta' spenderebbe 2.800 euro circa all’anno. Lo stesso automobilista tipo con il car sharing ne spende invece 1.800 circa, tutto incluso. Se si prendono in considerazione anche i costi per il parcheggio, le multe per sosta vietata e/o il box il risparmio diventa ancora piu' evidente. Associarsi al servizio costa 105 euro all’anno. Le tariffe sono di 0,28 euro per chilometro e 1,60 euro all’ora. Di notte (dalle 24 alle 7) la tariffa oraria non si paga. La benzina e' interamente a carico di Milano Car Sharing. Per associarsi e info: Legambiente allo 02 45475777(ore 9.30-13; 14-18). info@milanocarsharing.it www.milanocarsharing.it I
vantaggi per la collettivita': meno auto in sosta, minori emissioni. L’obiettivo
primario e' quello di ridurre il numero di auto in sosta, con un uso piu'
intensivo di ciascun auto, e in secondo luogo quello di
ridurre l’inquinamento da traffico, attraverso un rapido ricambio della
flotta che garantisce auto sempre all'avanguardia in termini di
dispositivi anti-inquinamento. Nelle
nostre citta' l’auto in
multiproprieta' rappresenta il futuro. Per ora il car sharing
si rivolge soprattutto a
quelli che usano poco l’auto, ma che in alcune occasioni non riescono
proprio a farne a meno, per esempio perche' per certi percorsi non sono
serviti bene dai mezzi o perche' devono percorrere distanze troppo grandi
per la bici. Per questo tipo di persone il car sharing e' la soluzione
ottimale, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche a livello di
risparmio. I
milanesi devono convincersi che per muoversi bene in citta'
servono soluzioni piu'
fantasiose rispetto alla solita auto di proprieta'. La cosa migliore e'
mixare tra loro mezzi diversi come bici, treno, metropolitana, scooter
elettrici, tram, autobus, taxi (che pero' da noi sono ancora troppo cari),
e ora anche il car sharing.
La
Giunta Albertini in questo primo anno del suo secondo mandato ha perso
molto del suo smalto e non ha combinato molto. Mentre ieri si presentava
come “impolitica” oggi, che tutta la “politica” nazionale,
regionale e locale e' in mano al centro-destra, e' difficile presentarsi
nello stesso modo. In diverse occasioni ci sono stati contrasti
all’interno della Giunta (il piu' clamoroso il dissenso dell’Assessore
Carrubba sul Bilancio). Spesso ci sono state tensioni tra i consiglieri
comunali della maggioranza e il Sindaco.
Poiche'
l’asse fondamentale della politica di Albertini consiste nelle
privatizzazioni (cioe' la vendita di aziende pubbliche per spendere poi il
ricavato), il non aver potuto collocare il 30% di azioni SEA per un valore
di circa 1000 miliardi e'
stato un duro colpo per l’intera politica albertiniana. Per
quanto riguarda l’opposizione essa ha avuto il merito indiscusso di
presentarsi sempre unita, cio' che costituisce una condizione fondamentale
per ogni successo futuro. In
secondo luogo ha espresso una capacita' di elaborazione autonoma sui
trasporti, sugli asili nido, sulla casa e piu' recentemente in occasione
del bilancio ha presentato un vero e proprio programma alternativo. E
altre iniziative sono in cantiere sugli immigrati, sul lavoro, sul piano
dei servizi, sul tema dell’acqua ecc. Abbiamo
anche iniziato un rapporto con i consiglieri zonali dell’opposizione che
nella nostra visione deve diventare regolare e permanente. Tra poco
realizzeremo in proposito un incontro sul problema del decentramento. Nelle
nostre intenzioni c’e' soprattutto l’idea di allargare il lavoro
all’esterno del Consiglio, stabilendo rapporti con categorie
professionali, ambienti culturali, territori, quartieri ecc. Servizi
per infanzia Per
non parlare della domanda di servizi per l’infanzia continua a crescere
nella nostra citta'. Poiche' ogni anno aumentano proporzionalmente le
donne che lavorano, sia per una valida esigenza di emancipazione sia perche'
poche famiglie riescono a reggersi con un solo reddito, Non si puo' lodare
da una parte la new economy e dall’altra non vedere che essa richiede
importanti e crescenti servizi di supporto per le famiglie. Gli asili nido
costano. Noi pensiamo per questo che, da una parte il Comune debba
investire di piu', dall’altra e' possibile dare spazio anche ai privati
purche' il Comune sovrintenda alla qualita', alla professionalita', agli
standard ed al costo dei servizi. Traffico Il
problema del traffico e dell’inquinamento (conseguente in larga misura
al traffico stesso) sono, secondo tutte le indagini, il problema
maggiormente sentito dai milanesi. Le
risposte non sono certamente semplici. In linea generale noi riteniamo che
bisogna sviluppare il mezzo pubblico e contenere l’auto privata. Perche'
il problema maggiore e' il traffico privato che
proviene da fuori
citta' e' a questo livello, di area metropolitana, che va diffuso
il mezzo pubblico. Il
Sindaco Albertini invece non vuole e non e' capace di affrontare il
problema a questo livello e propone un medioevale ed impossibile ticket di
ingresso alla citta'. E se tutti i comuni della fascia urbana facessero
la stesso, che cosa succederebbe? Gli interventi invece che riguardano le isole ambientali, i parcheggi per i residenti, le linee blu e gialle, non ci trovano pregiudizialmente contrari: sono da discutere nel merito e possano funzionare se migliora in modo sostanziale il servizio pubblico.
Sandro Antoniazzi
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