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mensile di informazione, politica, cultura e annunci per la nuova zona due di Milano citta' Lettere alla Redazione 2003
Milano capitale dell’inquinamento In Milano le principali cause dei danni alla salute non sono da attribuire solamente all’inquinamento da smog ma anche a quello del rumore; quest’ultimo provoca seri danni al sistema nervoso. Nelle aree residenziali non si dovrebbe superare il limite di 50 decibel di notte e 60 decibel di giorno, mentre è stato rilevato che nella maggior parte dei casi si supera abbondantemente gli 80 decibel. La legge del 26 ottobre 1995 n. 447 stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela sull’inquinamento acustico e l’art. 2 della predetta legge definisce ed indica valori, provvedimenti ed i limiti. Il dipartimento “agenti fisici” dell’Arpa, conferma che tra i primi responsabili dell’inquinamento acustico troviamo il traffico d’auto, moto, motorini ed altri mezzi di trasporto, nonché i rumori molesti originati da attività produttive e commerciali. L’elevato tasso di decibel causato dal traffico e dagli schiamazzi, causano danni alla salute anche fisici (come l’insonnia che incide sul carattere e sull’umore nonché sulla lucidità della persona). Lo stesso dipartimento lamenta l’incapacità ad affrontare il problema per mancanza di personale. La maggior parte degli abitanti di Milano lamenta l’indifferenza delle istituzioni ad affrontare il problema dell’inquinamento acustico. Ritengo che per tutelare la salute dei cittadini sarebbe opportuno predisporre un piano, affinché tutti i mezzi di trasporto siano controllati in appositi siti convenzionati (es. autorimesse), con l’obbligo di esporre un bollino che attesti che il mezzo è stato controllato e non supera il decibel di legge (allarmi compresi), come previsto dall’art. 2 comma 5 della legge 26 ottobre 1995 n. 447. Inoltre, visto la mancanza dell’Arpa, si potrebbe delegare al controllo la Polizia Municipale, munendola di strumenti adeguati a valutare il grado di rumore in decibel, sia per i mezzi di trasporto che per i rumori molesti causati da attività produttive e commerciali. Per chi non è in regola si potrebbe ipotizzare una multa, ed il ritiro del mezzo o chiusura del locale (con tempi da stabilire) al terzo richiamo. Mi domando se veramente alle Istituzioni stia a cuore la salute dei cittadini. Milano oggi capitale “dell’inquinamento” dovrebbe impegnarsi maggiormente ad affrontare il problema seriamente, con interventi anche impopolari ma a tutela della salute di tutti coloro che ci abitano e lavorano. Mario Betalli - Consigliere di Milano zona 2 Gruppo Misto-Lega Padana LE CONSEGUENZE DELLE NOSTRE AZIONI Questo è un pensiero rivolto a tutti i ragazzi che scrivono in Metropolitana sui muri o nelle carrozze. Mi è venuto in mente vedendo un lavoratore che con un potente diluente che aveva un odore pestilenziale e che sicuramente era molto nocivo per la sua salute, toglieva le scritte dalle pensiline della metropolitana. Ci sono ditte che fanno questi lavori, puliscono a turno tutte le stazioni della metropolitana da tutte le scritte. Passando vicino a questo lavoratore ho pensato: “Ma come fa poveretto a sopportare questa esalazione nociva per 8 ore al giorno?” Forse l’estremo bisogno di lavorare, di guadagnare qualcosa; già, era un ragazzo di colore, nero nero di quelli che crediamo molte volte degli scansafatiche… ma questo è un altro discorso ancora… Adesso mi rivolgo a tutti i ragazzi che scrivono o dipingono con le bombolette in metro: “Lo sapete che dopo di voi qualcuno mandato dalle MM milanesi andrà a pulire e si intossicherà ben bene i polmoni? Voi credete di fare una grande cosa mentre dipingete o scrivete, volete rendervi visibili, volete esistere attraverso i vostri disegni, ma a nessuno importa nulla di voi o dei vostri disegni, siete trasparenti e inconsistenti come tutte le vite in questa città… Ci sono tanti muri abbandonati e grigi nelle periferie, andate a fare lì i vostri disegni, alcuni sono veramente belli, farete qualcosa di utile per questa città schifosa e la gente ve ne sarà grata, credo… Almeno quei lavoratori saranno impiegati per delle semplici pulizie e non per pulire le vostre scritte rovinandosi la salute”. Luciana Calciolari MartesanaDue - settembre 2003 Quanto mi costi? Qualche
giorno fa ho assistito ad una splendida rappresentazione al Teatro degli
Arcimboldi.
MartesanaDue - giugno 2003
Dove vanno a finire le nostre TASSE? ICI
– TURS (tassa su spazzatura)… al BAR SPORT di Zona In questi giorni mi è stata recapitata a casa una corposa busta del Comune di Milano, l’ufficio competente mi avvisa che è arrivato il momento di pagare la tassa annuale sui rifiuti solidi urbani, per la cronaca una bella sommetta, quasi in contemporanea mi è stata recapitata anche la “busta paga” contenente il conteggio sui gettoni di presenza maturati in qualità di consigliere di zona 2. Da una parte il comune mi chiede dall’altra mi da, parlando della faccenda con un mio amico e mi è stato chiesto a che titolo percepissi tale indennizzo, o meglio quali le funzioni che svolge il Consiglio di zona ed il singolo consigliere, comincio a spiegare cosa facciamo in Zona ( riunioni di Consiglio per discutere su mozioni sui massimi sistemi come la Guerra in Iraq è giusta o meno, la mozione di censura per un consigliere che mangia una pizza durante una riunione, delibere sull’occupazione di suolo pubblico che tanto poi non verranno tenute da conto, esternazioni spontanee di cittadini e consiglieri ….) “insomma” spiegavo “ cose importanti, che sconvolgimenti mondiali ci sarebbero se il Consiglio non deliberasse sulla guerra in Palestina o su Cuba,… ci sarebbe un cataclisma” mi ha ribattuto prontamente l’amico che comunque le ore che perdiamo nelle riunioni di Consiglio e Commissioni non ne giustificano l’esosità, oltre 4 milioni delle vecchie lire per una riunione! Il mio amico allora mi dice : “Considerato che di poteri reali alle circoscrizioni non se ne parla più tanto tanto vale chiudere queste macchine mangiasoldi così da alleggerire anche le bollette delle varie imposte comunali e delle multe, che servono per coprire le discussioni da Bar dello Sport”. Mattia Cappello MartesanaDue - giugno 2003
DE BELLO ITALICO In
questi tempi di crescente angoscia per un futuro che appare quantomai
sospeso e gravido di oscuri presagi appare sempre più netta la sensazione
che l'ipocrisia della politica italiana abbia raggiunto livelli
disgustosi.
Eugenio Galli (Milano) MartesanaDue - aprile 2003
ALCUNI PERSONAGGI DEL CDZ 2 Non
tutti sanno che cosa accada esattamente nel Consiglio di Zona 2.
MartesanaDue - aprile 2003
ALTRA BEFFA DEL CDZ 2 Martedì
18 marzo in consiglio di zona si è consumata un'altra beffa.
MartesanaDue - aprile 2003
EX MERCATO DEL PESCE Vorrei chiedere se qualcuno ha notizie sulla destinazione dell'area dell'ex mercato del pesce di Via Sammartini a fianco alle ferrovie della Stazione Centrale. Poichè mi sono giunte voci (non so fino a che punto attendibili) che l'area in questione sarebbe in fase di cessione o addirittura già stata ceduta alla Benetton per la costruzione di un centro commerciale sono abbastanza preoccupato dell'impatto che questo potrebbe avere in una zona già trafficata e con poche vie di accesso. Penso che tale area potrebbe avere destinazioni più utili per tutti i cittadini in una zona come quella di Greco in cui non esistono servizi tipo una biblioteca, un poliambulatorio, degli spazi per attività sportive e/o ricreative ecc.
MartesanaDue - marzo 2003
CHI STA PEGGIO? La
modifica dello Statuto di Milano, che per le Zone è da considerarsi un
“Decentramento Accentrato”, porterà ad un peggioramento ed ad un
degrado generalizzato per quanto riguarda il parcheggio indiscriminato,
l’arredo urbano, la manutenzione stradale e la vigilanza. Recentemente
è apparso un articolo sul Corriere della Sera del 21 Febbraio 2003 a
pagina 53 che diceva: I commercianti ed abitanti del quadrilatero della
moda (Via Montenapoleone,Via Sant’Andrea, Via Verri, Via Spiga),
protestano perché nelle vie del centro si riscontano fioriere non curate,
panettoni abbandonati, pali pubblicitari senza più cartelli, marciapiedi
sconnessi, crepe nell’asfalto, ma soprattutto furgoni ovunque che
scarica e carico merce. Concludeva: il Comune non fa niente e nemmeno ci permette di intervenire da soli (come sostituire con pietre l’attuale marciapiede, ovviamente con tutte le spese a nostro carico). L’unica cosa che riusciamo a fare è pagare la pulizia della strada, con il servizio Amsa. Non voglio consolare i Commercianti ed abitanti della Zona uno ma chi abita o ha un’attività nelle periferie sta sicuramente peggio di loro. Facendo una piccola radiografia della nostra Zona, riscontriamo che sui progetti di riqualificazione e ristrutturazione proposti e deliberati dal nostro Consiglio e sulle richieste avanzate dai cittadini per una maggiore manutenzione di strade, marciapiedi, verde e vigilanza, non c’è stata la minima attenzione da parte delle autorità centrali. Tutto questo perché fino ad oggi non è stato applicato interamente il tanto decantato Decentramento Territoriale “Lucchini”, che doveva concedere alle zone il potere decisionale di intervenire tempestivamente. A loro dire ci sono progetti più importanti. Sembrerebbe che uno dei primari progetti della nostra Giunta è di fare modificare lo Statuto del Comune di Milano che consente, di fatto, di trasferire al Sindaco ed alla Giunta tutti i principali poteri contemplati nel Regolamento del Decentramento Territoriale vigente. In sostanza si sta verificando il contrario di quello che avevamo auspicato. Sicuramente diventeremo delle antenne zonali ed avremo il compito di segnalare quanto era già stato segnalato, con la sola speranza che l’accentramento porti in futuro a maggiori successi. Da parte mia confermo che un vero decentramento porterebbe a verificare se l’inefficienza o incapacità dimostrata, sia dovuta alla cattiva Amministrazione del Consiglio di Zona o all’indifferenza della giunta Comunale nei confronti delle periferie, come la volontà a verificare e controllare gli interventi che sono fatti dai vari settori di competenza. In futuro saremo in grado di giustificarci nei confronti dei cittadini, attribuendo alla Giunta l’esistenza di un degrado generalizzato come la gestione del verde, del traffico e della sicurezza, ma soprattutto la mancanza d’interventi conservativi d’urbanizzazione o dell’ordinaria manutenzione. A questo punto i cittadini potrebbero domandarsi a cosa serve un Consiglio di Zona. Valutandolo solamente in termini economici/pratici e quindi la possibilità d’avere maggiori controlli capillari ed interventi più rapidi ed efficaci, probabilmente basterebbe per ogni zona un solo, ma valido, Ispettore. Mario Betalli - Lega Padana Lombardia MartesanaDue - marzo 2003
LE "PERSECUZIONI DI SILVIO"
Un
sistema corrotto, fingendo di non vedere, ha permesso ad uno spregiudicato
imprenditore con efficaci coperture politiche di giungere a una posizione
di controllo in un settore cruciale.
MartesanaDue - febbraio 2003
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