Creatività
al Trotter
Sabato
28 novembre, un po’ in sordina, un piccolo evento con musica, video,
allestimenti, cibarie e un po’ di allegria, ci ha fatto ritrovare al Teatrino
del Parco Trotter per concludere un percorso di ricerca e animazione
territoriale rivolto ai giovani del quartiere e durato oltre un anno.
Il
progetto, inserito nell’ambito delle attività del Centro di aggregazione
giovanile Tempo per il Barrio, della Cooperativa Tempo per l’Infanzia, e
finanziato dal Consiglio di zona con i contributi del Comune di Milano,
intendeva esplorare il modo in cui i ragazzi e le ragazze vivono e attraversano
i loro territori a partire dall’espressione creativa delle loro percezione e
dei loro desideri. Il lavoro ha previsto laboratori nelle scuole medie e
superiori del quartiere, nei centri di aggregazione giovanile e interventi nelle
piazze e nei parchi per contattare gli adolescenti che li frequentano.
Per
permettere ai ragazzi di raccontarsi si è scelto di utilizzare un percorso
artistico dal titolo “Io so che”: un laboratorio per condividere ciò che
essi vivono nel proprio quartiere con l’utilizzo di mappe su cui rendere
visibili le tracce personali, le reti e le interazioni sociali quotidiane;
disegni, racconti di esperienze e discussioni. Il
laboratorio ha previsto anche interventi creativi su fotografie e cartoline che
riproducevano alcuni scorci particolarmente degradati del territorio.
Sono
stati raccolti 200 disegni divenuti diario e racconto di cronaca, luoghi,
persone, bellezze e “bruttezze” del quartiere. Con occhi disincantati,
talvolta specchio di dinamiche familiari e paure sociali, spesso severi ma
sempre attenti, creativi e propositivi, i ragazzi hanno saputo lasciarci
un’immagine cruda e poetica del loro quartiere.
Ne
è emersa la percezione di un territorio ostile, pericoloso e minaccioso, luogo
dell’attraversamento più che dell’incontro costruttivo e, soprattutto,
privo di spazi per la socialità e per l’autogestione del tempo libero.
Compressi nelle traiettorie quotidiane, disciplinati in
attività condotte e supervisionate dagli adulti, poco ascoltati e spesso
soli, questi giovani immaginano un mondo dove la convivenza tra le persone e i
popoli non sia più solo fonte di disagio ma un’occasione per conoscersi, la questione ambientale non sia solo un problema aperto che
riguarda gli adulti e i giornali ma l’opportunità di vivere i parchi in
libertà e senza paura, di
percorrere piste ciclabili, di avere un albero dietro casa sotto cui riposare e
chiacchierare. Un mondo dove pensare al futuro significa anche vivere in una
città più bella, pulita e meno degradata, ma anche un lavoro ben pagato, dei
sogni, una famiglia.
Se forte e positiva è stata la
risposta dei giovani alle nostre proposte, più difficile è stata invece
l’interlocuzione e il coinvolgimento delle istituzioni zonali e delle
associazioni del quartiere. Il progetto infatti prevedeva anche la volontà di
favorire una partecipazione attiva e costruttiva dei ragazzi alla vita
comunitaria attraverso la possibilità di rendere visibili le loro istanze e
aprire un canale di comunicazione con le istituzioni zonali, le associazioni, i
servizi e le strutture educative esistenti in zona 2. Ciò al fine di abbassare
la soglia di un eventuale accesso ai servizi, prevenire il disagio personale e
scolastico, e promuovere la progettazione partecipata di interventi educativi e
le forme dell’associazionismo giovanile per la programmazione e la
realizzazione di attività culturali e ricreative per il quartiere.
E’ stata comunque prodotta
una mappa del territorio, indicante le realtà associative e i servizi per i
giovani che sarà diffusa a breve e disponibile, per quanti interessati, presso
la sede della Cooperativa. Rimane, anche, il desiderio di proseguire il progetto
– per il prossimo anno – intervenendo in maniera creativa, reale e
“virtuale” (attraverso macroproiezioni) sulle zone degradate (muri, tunnel,
ecc.) del nostro territorio e lasciare così segnali concreti di una possibile
trasformazione a partire dalle proposte dei ragazzi coinvolti.
Dell’intenzione abbiamo anche
parlato all’Assessore Mascaretti che, invitato, ci ha raggiunti al Parco
Trotter e ha condiviso con noi il piacere di concludere questa prima fase del
progetto, ha conosciuto i ragazzi protagonisti e ha visionato il materiale
prodotto riconfermandoci il suo interesse e la sua disponibilità a discutere
insieme alcuni nostri intenti.
Coop.soc.
Tempo per l’Infanzia, Via Bechi 9 Milano