Bestiario metropolitano story
Bestiario Metropolitano, progetto di sviluppo
delle arti di strada, nasce
dall'incontro quasi casuale tra il
Teatro La Madrugada e la cooperativa COMIN, e dall'urgenza comune di lavorare
insieme ai ragazzi e alle ragazze che abitano la città senza esservi nati –
condizione, tra l’altro, che è
condivisa dalla maggior parte dei membri del gruppo teatrale - al
fine di incanalare in una forma positiva le energie dei ragazzi e di
favorire processi di integrazione tra le vecchie componenti di viale Padova e
quelle nuove. BESTIARIO METROPOLITANO è quindi
un progetto di sviluppo della creatività giovanile che si pone
l'obiettivo ambizioso di lavorare in un contesto, quello rappresentato
dalla periferia nord-est della metropoli milanese, in cui non sono molte, allo
stato attuale, le occasioni di espressione positiva del proprio talento da parte
dei più giovani.
Il progetto si propone di lavorare con un
“medium” inconsueto, il teatro di
strada, che mette al centro del
proprio esistere il corpo dell'attore e le relazioni tra le varie componenti
necessarie a realizzare uno spettacolo di strada (es. trampolieri, musicisti,
sbandieratori). Il teatro, nella nostra proposta, è dunque relazione, necessità
di collaborazione tra diversi.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione
Cariplo e patrocinato dal Consiglio di Zona 2, è cominciato nel febbraio 2009 e
ha avuto una sua prima tappa a giugno 2009, con la realizzazione di una Parata
di Strada, frutto dei laboratori tenutisi presso i servizi di Comin e presso il
CAG Tarabella. La Parata si è svolta nel Parco Martesana, in una zona del
quartiere estremamente vissuta nel periodo estivo, ed ha ottenuto un buon
riscontro di pubblico.
Siamo ora nella seconda fase del progetto: la preparazione di un'altra Parata
che sviluppi i temi della prima. Questa seconda parata si terrà tra maggio e
giugno 2010.
Abbiamo scelto di lavorare sul teatro di
strada facendo di necessità virtù, cioè crediamo in questo tipo di teatro ma
anche siamo costretti dalla natura del quartiere a pensare un approccio all'arte
più “informale”
La Madrugada produce da anni spettacoli di
teatro di strada, sperimentando in questo modo la possibilità di un incontro più diretto con il pubblico,
meno mediato. Non si aspetta che il pubblico venga nelle sale, lo si va a
trovare/incontrare dove normalmente
sta: nei luoghi dove si vive. Questa modalità di operare si incontra con le
proposte della cooperativa COMIN che vanno in direzione dello sviluppo di
comunità inteso come promozione delle risorse di ciascuno, nei propri luoghi di
vita, tra i propri amici, negli snodi di uno “stare” che a volte ha bisogno
di stimoli per diventare creativo: COMIN ha gestito per 8 anni nella zona il
servizio di Educativa di Strada del
Comune di Milano, e ad oggi investe
molte delle proprie risorse sulla coesione sociale di un territorio in cui è
storicamente presente.
Nella nostra visione, il teatro di strada ci dà
anche la possibilità di
relazionarci e incrociarci con altre associazioni o enti che operano sul
territorio per creare un evento che coinvolga più realtà possibili, nel
tentativo di creare un grande momento/festa in grado di ricreare nuove relazioni
all'interno di un quartiere che negli ultimi anni
sta cambiando fortemente identità e che naturalmente non può più
aggrapparsi alla vecchia e deve ricostruirne un'altra che in qualche modo nasca
dall'incontro tra generazioni, gruppi di provenienza diversa, stili di vita e di
consumo differenti.
Si tratta poi anche di riappropriarsi degli
spazi pubblici, della strada, in una modalità costruttiva che possa contribuire
ad aumentare quel senso di sicurezza che passa attraverso l'appartenenza a un
territorio.
La giornata del 18 dicembre, di cui trovate il
programma a lato, e che non a caso si svolgerà in un luogo – la Casa della
Carità – di incontro tra diverse culture, nasce all'interno del progetto come momento di riflessione
sulle proprie pratiche, è il tentativo di condividere e di scambiare con il
territorio e le associazioni che lo animano ma anche con esperti che si occupano
di educazione, creatività e integrazione le tensioni ma anche i sogni che
stanno alla base del nostro
progetto.
Sarà una giornata in cui rifletteremo sulla
zona e sulle possibilità che offre, ma vorremmo che fosse anche un momento
pratico, dove coloro che parteciperanno al convegno avranno la possibilità di
sperimentare in maniera giocosa le attività che sono praticate settimanalmente
da alcune centinai di ragazzi che abitano il quartiere.
E diventare loro stessi un poco “attori”.