MartesanaDUE - febbraio 2007  n. 89

 

 

In questo numero

 

 

Il cemento monetizzato 

 

Preferiremmo che questi soldi non ci fossero

 

Cittadini arrabbiati e cittadini strumentalizzati

 

Cinque alberi gratis e 300 box carissimi

 

La difficile coesione sociale nel nostro quartiere

 

Poesia? No, grazie!

 

La "Giornata della memoria" a scuola

 

Le iniziative in zona 

 

Speciale Viale Monza

 

 

Le rubriche

 

Dal Consiglio di Zona Due

 

Lettere alla redazione

 

Un libro al mese

 

Un film al mese

 

Alla (ri)scoperta dei sensi

 

Frammenti di umanità suburbana

 

Biologico in Martesana

 

Son atto a rimirar... rubrica d'arte

 

Gli annunci  e le opportunita'

 

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MartesanaDUE

mensile di informazione, 

cultura e annunci della zona due

di Milano citta'

 

Editore

Comedit 2000

 

Direttore 

Paolo Pinardi

 

Redazione

 

Paola D'Alessandro

Adele Delponte

Antonio Gradia

Luca Gualtieri

Giuseppe Natale

Aurelio Volpe

 

Red. e pubblicita'

Via delle Leghe, 5

20127 Milano

Tel. 02/28.22.415

Fax 02/28.22.423

martesanadue@ilponte.it

 

Reg. Trib. MI

n. 616 settembre 99

 

 

 

Il cemento monetizzato...

 

La direzione Centrale del Settore Sviluppo del Territorio del Comune di Milano ha richiesto al Consiglio di Zona di segnalare specifiche opere pubbliche su cui indirizzare i proventi delle monetizzazioni così come indicato nella delibera n° 9/97 che istituzionalizzava la monetizzazione.

La legge Regionale n° 12/05, che peraltro riprende quasi tutte le precedenti leggi urbanistiche regionali, stabilisce che in caso di interventi edilizi complessi, come ad esempio i Piani Integrati d'Intervento attraverso i quali si sono realizzati numerosi interventi nella nostra zona, il soggetto privato proponente cioè il o i proprietari, deve individuare delle aree o immobili da cedere a standard compresi nel relativo ambito di intervento; principalmente aree da destinare a verde pubblico, parcheggi o servizi ad uso pubblico, in proporzione alla volumetria dell'edificio e del loro utilizzo.

L'amministrazione ha altresì la facoltà di accettare, qualora il costruttore non abbia tale disponibilità di corrispondere una somma (monetizzazione), la cui entità è regolamentata appunto dalla delibera n° 9/97de1 Consiglio Comu­nale.

Tali importi, sempre in ragione di quanto prescritto dalla L.R. 12/05, devono essere adoperate esclusivamente per acquisire aree od immobili da destinate alla realizzazione degli standard di cui si diceva.

Gli uffici del Comune hanno ora invitato il Consiglio di Zona ad indicare loro come impiegare tali somme per la nostra zona. La Commissione Urbanistica del C.d.Z. 2 ha pertanto deciso di indire una riunione nella quale discutere un elenco di pro­poste da inviare agli uffici comunali.

E' questa una occasione per associazioni, comitati ed i cittadini della zona per far giungere alla Commissione Urbanistica le segnalazioni di aree od edifici (non di proprietà comunale) ad adibire ad uso pubblico, in particolare aree a verde di cui la zona è scarsamente dotata.

Sia ben chiaro che non tutte le aree sono a priori espropriabili per scopi pubblici, lo sono quelle indicate nel PRG come aree a SC (servizi comunali), VC (verde comunale).

Giuseppe Amato

 

... Preferiremmo che questi soldi non ci fossero

 

Significherebbe meno cemento in una zona ormai devastata; l'unica grande area dismessa (la Marelli-Adriano) tra poco verrà sventrata dalla speculazione con palazzi e centri commerciali, senza elencare i tanti interventi edilizi diffusi nel nostro territorio; in consiglio di zona sono sempre più numerose delegazioni di cittadini incavolati perché improvvisamente sorge una palazzina che impedisce aria e sole alle case esistenti o per facili cambiamenti d'uso o per Dia (dichiarazioni d'inizio attività) che sfuggono a qualsiasi controllo o per mega parcheggi sotto i pochi giardini rimasti.

Il rito meneghino è ridotto ormai a cavalcare sempre più la bolla del mattone; pazienza se il verde è sempre meno e la città sempre più inquinata, pazienza se i prezzi delle case sono alle stelle e ad ogni aumento del 0,15 del costo del denaro molte famiglie vanno in crisi con il mutuo, pazienza se gli affitti ormai superano i 1.000 euro al mese e se nelle case si ammassano i nostri extracomunitari per far fronte a questi affitti impossibili, pazienza se ormai nessuno si pone il problema dei 40.000 alloggi sfitti in città che potrebbero essere rimessi in modo agevolato sul mercato  per calmierarlo, pazienza se a nessuno frega più qualcosa delle case popolari.

Però ci sono le briciole delle monetizzazioni; non sappiamo nemmeno se le indicazioni che darà il Consiglio di zona, vista l'inutilità e la mancanza di poteri del decentramento, verranno rispettate da un'Amministrazione comunale abituata a fare il con­trario dell'interesse pubblico; ma cosi è se vi pare a Milano; e se la bolla scoppiasse?

Paolo Pinardi

 

 

 


Cittadini arrabbiati e cittadini strumentalizzati

Mercoledì 7 febbraio in viale Monza si è svolta la fiaccolata contro lo spaccio che contraddistingue le notti nella nostra zona e per la presenza di un presidio fisso notturno delle forze dell'ordine.

Un fatto che ha avuto forte udienza su giornali e televisioni per la presenza di sindaco e vicesindaco con il relativo codazzo di politici, giornalisti, portaborse, veline e quant'altro; una presenza, la loro, che ha strumentalizzato una forte e comprensibile protesta per ciò che sta accadendo da tempo in viale Monza, via Padova e vie limitrofe. A dicembre, il nostro giornale aveva informato dei presidi organizzati sempre in viale Monza, dai militanti di sinistra dell'Unione dove venivano presentate una serie di proposte contro la delinquenza e il degrado sociale attraverso una complessa analisi che par­tiva dalla richiesta al prefetto e all'amministrazione comunale di una presenza continuativa della polizia per arrivare a indicazioni che riguardavano la riqualificazione e il risanamento urbanistico e abitativo, la sicurezza per gli anziani, la convivenza con gli immigrati, l'integrazione degli alunni stranieri nelle nostre scuole.

Alla Moratti e a De Corato intervenuti alla fiaccolata, di tutto ciò non gliene fregava niente; il loro unico scopo era di buttarla in propaganda e bassa politica contro il governo (la sindaca) che facilita l'accesso alla droga e non manda i poliziotti nelle periferie (come se fino a giugno scorso non esistesse lo spaccio e le strade fossero piene di carabinieri!), oppure con un vicesindaco che straparla di telecamere da montare ad ogni angolo davanti ad altre che lo inquadrano. La pochezza di questo ceto politico abituato ai ricchi salotti di petrolieri e costruttori sfiorerebbe il ridicolo se la situazione non fosse tragica.

In compenso, da settimane erano un continuo lavorio per organizzare la fiaccolata tramite il fido Salvini armato di striscione e megafono (a proposito di spontaneità apolitica di alcuni anonimi organizzatori, i malcapitati consiglieri di zona del centrodestra che spostavano appunta-menti istituzionali già prefissati e si affannavano ad approvare mozioni senza essere quasi in grado di motivarle (si svegliano dal loro torpore solo quando c'è da litigare sulle presi­denze e vicepresidenze o istituire nuove commissioni per distribuire nuovi gettoni).

Sostanzialmente assente il malconcio centrosinistra milanese sempre alle pre­se con se stesso e ormai snobbato anche dai due ex candidati Ferrante e Fo; anziché continuare a inter­rogarsi sul perché e sul percome, colpa mia o colpa tua, dovrebbero provare ad uscire dai palazzi del potere, frequentare meno studi televisivi e radiofonici (compresa radio popolare) e di più il territorio, la sua società civile e i loro mili­tanti sempre meno e abbandonati.

Sicuramente interessanti le motivazioni e la presenza organizzata dai ragazzi del Centro sociale di via dei Transiti e dall'Ambulatorio medico popolare durante il pomeriggio di un mercoledì particolare per viale Monza, che nella lotta allo spaccio nel quartiere, contro il razzismo e le spinte xenofobe conducono da sempre una forte e costante esperienza. "E' necessario ammettere che nel quartiere la vivibilità è messa a dura prova non solo per l'alto livello di spaccio di droghe pesanti (soprattutto eroina e cocaina), ma ancor di più dai comportamenti rissaioli e violenti. Pensiamo che la diffusione ed il mercato di droghe pesanti servano a Stato e/o mafia per sfruttare il lavoro delle persone più ricattabili, gli stranieri, e per imporre modelli di vita iperproduttiva o completamente alienata." ...

"Il degrado di cui ci si lamenta ha le sue responsabilità precise, in primis in chi governa questa città da quasi 20 anni che ha aumentato il costo di sanità, casa e servizi, e ora, viene a lamentarsi;... "Questo non toglie che delle difficoltà concrete esistano. Non ci si può lasciar sopraffare dalla violenza di chi si appropria delle strade e delle vie della città in cui viviamo, siano essi spacciatori o ronde di nazisti, animati solo da intolleranza e violenza contro il diverso"... Queste le princi­pali affermazioni contenute nei volantini distribuiti per l'occasione. A qualcuno può non piacere il loro lin­guaggio e i loro contenuti, ma a loro modo contro lo spaccio e il degrado ci saranno anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: gli altri?

 

 

 

Cinque alberi gratis e trecento box carissimi

 

Forse sapevate già che questa primavera partiranno i lavori per costruire un parcheggio sotterraneo al posto dei cinque alberelli di Via dei Transiti, gli unici della zona.

Qualcuno ha già detto di essere contrario ed ha fatto opposizione in Consiglio di Zona, con un apposito comitato di cittadini. La stessa identica cosa che e' successa con tutti i progetti di box interrati in giro per la città di Milano. Ma perché?

Perché si sa già: i parcheggi comportano solo problemi, prima, durante e dopo.

Tanto per cominciare, i cantieri durano sempre molto di più di quanto previsto, di solito almeno tre anni invece di un anno e mezzo o due (in via Leoncavallo gli scavi sono iniziati a distanza di un anno dall’apertura del cantiere). Cioè per tre anni camion, traffico impazzito, case e negozi prigionieri, rumore e polvere a non finire. Provate a chiederlo a chi abita in via Compagni o in via Ampere.

Vale la pena di sopportare tanti disagi? A quale scopo? Per fare arricchire i soliti amici degli amici? Ah, a proposito, chi paga? E stiamo parlando di oltre di 1 milione di euro di oneri di urbanizzazione...

  Il comune sostiene che con 2000 box sotterranei in tutta la città si risolverebbe il problema del traffico e dell’ inquinamento, ma vi pare possibile? L’unica cosa certa è che possiamo dire ADDIO PIAZZETTA.

Dopo metteranno a posto? Certo, ma a modo loro: la piazzetta diventerà molto più piccola, dovranno starci le rampe di accesso, e poi col pochissimo terreno restante addio anche agli alberi. Andate a chiedere a chi abita in via Benedetto Marcello: lavori finiti da un anno ma in superfice niente è stato sistemato come promesso.

E se le case intorno venissero danneggiate? Ma no!! Ci sarà certamente qualcuno che dovrà controllare!! Sicuro, i tecnici comunali: PAGATI DIRETTAMENTE DALLA SOCIETÀ CHE COSTRUISCE I BOX.  Il controllato che paga il controllore... non ci credete? Verificate voi”!!!!!

Andate a vedere le CREPE nelle case di via Ampere, dove i periti avevano assicurato che non ci sarebbero stati danni e chiedete agli abitanti se sono stati risarciti. Sempre in via Ampere hanno incontrato l'acqua della falda durante gli scavi, tutto bloccato. Quindi il consiglio di zona 3 è intervenuto, e invece di tirare le orecchie a chi aveva fatto male il progetto ha approvato altri due piani di box verso piazza Leonardo...

Ma poi, questi box, a chi servono? Ma a tutti, naturalmente!!! Saranno parcheggi pubblici, riservati ai residenti, a rotazione... o no???!!!

NO. Saranno di chi se li potrà permettere. A prezzi tra i 40 mila e i 50 mila euro. Avete letto bene, e se non ci credete chiedete a chi abita vicino al parcheggio di Loreto. Certo, saranno di chi li compra per affittarli e specularci. Un affare di circa un miliardo di euro per imprese e faccendieri.

Vi aspettiamo per discuterne e per capire cosa possiamo fare per bloccare i lavori.

LUNEDI 12 FEBBRAIO ALLE 21 PRESSO LA PIZZERIA IL GARGANO “via Dei Transiti 26“

                                                              

Il comitato Pasteur – Via dei Transiti contro il parcheggio

noalparcheggio@tiscali.it