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filodiretto dal Parlamento

  

TERMINATA LA LEGISLATURA, SCIOLTO IL PARLAMENTO

 

La XIV Legislatura è terminata. L’11 febbraio il Presidente della Repubblica Ciampi ha firmato il Decreto di scioglimento del Parlamento ed indetto le elezioni. Gli Italiani – il 9 e 10 aprile – con il loro voto, eleggeranno i Deputati e i Senatori che li rappresenteranno per il prossimo quinquennio.

In questi cinque anni il Senato ha tenuto 961 sedute durante le quali ha esaminato ed approvato 665 leggi (nella passata Legislatura se ne approvarono 906), di queste ben 517 (il 77,7%) presentate dal Governo e ben 199 delle quali (il 29,02%) Decreti legge e 216 (il 32,48%) del totale ratifiche di accordi internazionali. Per approvare molte di queste leggi il Governo ha posto ben 46 volte “il voto di fiducia”.

Questo significa che, benché il centrodestra avesse una maggioranza, senza precedenti dal 1946 (di 100 Deputati), si sono approvate meno leggi, per di più  molti Decreti legge e con voti di fiducia e – praticamente – non si sono nemmeno esaminate alcune delle altre 1.000 proposte di legge presentate dai Senatori del centrosinistra.

 

LEGGI “AD PERSONAM” DESTRUTTURATI I DIRITTI SOCIALI

 

Un bilancio del quinquennio, dal quale emergono le molte “leggi ad personam”, dal “falso in bilancio”, dalle finte norme sul “conflitto d’interessi”, all’eliminazione del “ricorso in appello” (utile a Berlusconi, come lo stesso ha dichiarato in televisione).

Contemporaneamente si sono approvate leggi che hanno rimesso in discussione i diritti del lavoro e tutele sociali, frutto e conquiste di un cinquantennio di lotte. Ricordiamo, fra le altre, la legge 30/2004 che, con l’introduzione di ben 49 tipologie di lavoro, ha precarizzato i rapporti di lavoro (nella sola Lombardia sono 690 mila i precari cioè i lavoratori a “tempo determinato”) in particolare giovani, una generazione massacrata socialmente; si è stravolto (con la cosiddetta riforma Moratti) la pubblica istruzione, si sono ridotti i redditi di lavoro e pensione, con la non rivalutazione degli stessi in rapporto all’aumento dei prezzi (l’inflazione reale) e la non restituzione del “fiscal-drag”-.

Non solo, con la cosiddetta “devolution”, si è destrutturata la Costituzione cambiandone ben 52 articoli, rendendo non più eguali in tutta Italia i diritti,  a partire dalla sanità e istruzione; si è  svuotato dal suo ruolo legislativo il Parlamento; tagliate le funzioni di garante del Presidente della Repubblica e accentrati i poteri nelle mani del Capo del Governo, compreso quello di sciogliere il Parlamento.

In altre parole, nel 60° anniversario della conquista della Repubblica (2 giugno 1946) si sono rimessi in discussione i valori e i principi della Costituzione nata dalla resistenza e dalla Repubblica fondata sul lavoro.

Dopo cinque anni di governo Berlusconi e dal centrodestra, l’Italia è più povera, più ingiusta e con la cancellazione di diritti, tutele ed equità sociale.

 

SETTIMANE CONVULSE ED ASSENTEISMO DEL CENTRODESTRA

 

Berlusconi, per avere mano libera nell’usare tutti i mezzi di informazione (radio, televisione, ecc.) ha fatto rinviare lo scioglimento del Parlamento da gennaio all’11 febbraio, ma – a causa dell’assenteismo dei parlamentari del centrodestra – non si sono esaminati ed approvati tutti i vari Decreti legge, tant’è che le sedute, alla Camera ed al Senato, sono proseguite anche dopo lo scioglimento e l’assenteismo è aumentato.

Questo comportamento ha reso ancor più convulsa l’ultima fase dei lavori parlamentari con, nel contempo, l’inserimento di emendamenti e misure di vere e proprie “norme elettorali”. Si tratta, fra l’altro, con la legge n. 248/2005, dell’erogazione di finanziamenti per un totale di 195 milioni e 960 milioni di Euro, nei vari collegi dei parlamentari del centrodestra, per l’esecuzione di questo o quel lavoro (dalla manutenzione delle strade o rotonde, restauro di stabili) fino all’assegnazione di 100.000 Euro per lo sviluppo del “Centro studi della Repubblica sociale Italiana” di Salò. Cioè, nel 60° anniversario della Repubblica, si danno finanziamenti per lo sviluppo del centro dei repubblichini, i fascisti di Salò, gli alleati degli occupanti nazisti dal 1943 al 1945.

Questo fatto esplicita, meglio delle nostre annotazioni, il degrado nelle istituzioni dell’operare e dei comportamenti del centrodestra, ed il livello a cui è giunto il revisionismo storico.

 

RINGRAZIAMENTI AI CITTADINI E MARTESANADUE

 

In questi dieci anni, grazie alla fiducia espressami dai cittadini del Collegio senatoriale (Cresenzago, Gorla, Niguarda, Bresso, e Sesto San Giovanni), ho avuto l’onore di rappresentarli in Senato. Nel momento in cui si conclude la Legislatura, desidero esprimere i più sentiti ringraziamenti ai cittadini del Collegio, per il sostegno e la collaborazione assicuratami (anche con le loro critiche e suggerimenti) nel corso di tutti questi anni.

Un particolare ringraziamento a Martesanadue ed alla sua redazione che, attraverso le sue pagine, mi ha consentito di rapportarmi mensilmente con i cittadini ed esporre l’attività parlamentare. Con questo numero cessa la rubrica “Filodiretto con il Parlamento”, ma prosegue il mio impegno  sociale e politico, anche se non mi ricandido, essendo un convinto assertore del principio della rotazione nelle cariche istituzionali, dopo due mandati consecutivi.

Con l’augurio che i cittadini, con il loro voto, ad aprile e maggio, cambino la maggioranza, sia in Parlamento che al Comune di Milano, e si avviino fasi di sviluppo del Paese e di equità e giustizia sociale.

 

Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - marzo 2006