MartesanaDue
- dicembre 2006
Milano:
una città fatta a fette!
È
da qualche settimana, ormai, che si è sviluppato sui media cittadini un
rincorrersi di analisi, opinioni, valutazioni a seguito dello studio
dell’Ocse commissionato dalla provincia di Milano, sulla necessità di
una ridefinizione e di un
allargamento dei confini amministrativi della città. L’Ocse traccia il
suo percorso di sviluppo: andare oltre la “città metropolitana” (che
ad oggi non esiste, ma che è spesso oggetto di convegni e di speculazioni
scientifiche) fino al riconoscimento di una “grande regione urbana
milanese”, che già esiste nei fatti e che abbatte i confini delle
vecchie regioni, inglobando Milano e altre sette province, da Lecco a
Varese, da Lodi a Como fino a Novara (un’area di 7,4 milioni di
abitanti!). Una nuova entità, dunque, animata per lo più dalla omogeneità
economica e produttiva che senza dubbio ha una sua rilevante connotazione
tale da rilanciarla come la capitale regionale dell’Europa meridionale
nella produzione di servizi avanzati.
Sono
dell’avviso che la “città metropolitana” in sé abbia una sua
specificità economica, amministrativa e anche di valorizzazione
dell’identità culturale in grado di creare una sintesi feconda con la
“democrazia dei comuni”di cui fu artefice Cattaneo.
Questo
disegno comporterebbe una ridefinizione dei poteri dei consigli di zona, i
quali dovrebbero essere trasformati in municipalità sul modello di
Roma o Londra e di altre città europee, per poter rispondere
efficacemente ai bisogni e alle esigenze dei cittadini della zona o del
quartiere. Curiosa negli ultimi quindici anni la vicenda dei
“parlamentini di quartiere” a Milano. All’inizio degli anni ’90 e
a seguito della catarsi di tangentopoli, l’allora sindaco leghista
Formentini (di cui si fa fatica a ricordare il nome fiuguriamoci le virtù
della sua gestione) con l’obiettivo di rilanciare il ruolo dei consigli
di zona e di realizzare una riforma organica, ne azzerò i poteri avviando
una interminabile fase di transizione che nella sostanza non è ancora
terminata. Poi, durante la gestione forzista, Paolo del Debbio
(intellettuale prestato alla politica di indubbio spessore) fece a fette
la città, cioè mise mano alla nuova configurazione delle zone
riducendole da venti a nove senza attribuire loro poteri effettivi
conservandoli, invece, gelosamente (guarda caso) per l’amministrazione
centrale. L’idea è sicuramente apprezzabile, non tanto per i cittadini
quanto per la conservazione “perpetua” del potere oltre che di Palazzo
Marino anche dei Consigli di circoscrizione: ogni periferia deve contenere
un pezzo di centro, ed ecco che l’idea prende corpo.
Per
ritornare poi al concetto di “città metropolitana” in sintesi,
sarebbe necessario approdare a dei Consigli di zona con poteri pari A
quelli dei Municipi della provincia dotati, dunque, di poteri efficaci
sul territorio lasciando al Comune quelli di coordinamento, controllo e
relazionali. Tutto questo naturalmente non per realizzare una “gestione
bicefala” con un Sindaco e un Presidente di Provincia che si contendono
le competenze e la scena, quanto per pervenire al sindaco della “città
metropolitana”.
In
quest’ottica la Provincia diverrebbe un’entità amministrativa inutile
e da superare con il risultato di riuscire ad incrementare l’efficienza
dell’amministrazione e lo snellimento della macchina amministrativa a
vantaggio di tutti.
Marzio
Nava
Consigliere
di Zona
Socialisti
Democratici Italiani – Rosa nel Pugno
L'anno
che verrà
Tra
accelerazioni e decelerazioni, dettate dalle circostanze, procedono i
lavori della Commissione commercio, artigianato e orientamento
professionale. Negli ultimi tempi si infittiscono gli incontri, non a caso
sul tappeto ci sono le assegnazioni delle otto feste di vie per l’anno
che verrà.
Unanime
il giudizio negativo sullo spirito delle attuali feste: sfilate incolori
di bancarelle tutte uguali, ulteriormente intristite da grigi
intrattenimenti per bambini e adulti. Ma è solo una vuota
“declaratoria”, perché nel passaggio dalle parole ai fatti – leggi
scelta delle feste da autorizzare – nessun criterio di qualità o di
novità viene minimamente preso in considerazione.
Le
comunanze tra maggioranza forzista e opposizione finiscono con l’assunto
iniziale. La destra mostra subito il suo volto arcigno, seppur nascosto da
stucchevoli cortesie e belle maniere; incurante di qualsiasi richiesta e
sollecitazione provenga dalla minoranza, in un batter d’ali, decide,
gattopardescamente, che nulla cambi.
Gli
interessi della destra sono salvi, le associazioni e le vie fedeli
accontentate, il dibattito foriero di cambiamenti mortificato, se non
annichilito.
Le
riunioni del consiglio di zona hanno quasi sempre una sola voce: quella
dell’opposizione. La parola le è concessa per blandirla, gratificarla,
neutralizzarla. Parla poco la maggioranza, non si consuma in analisi e
argomentazioni - certo non le sono congeniali - di contro agisce e non
lascia scampo. Qualunque “pregiudizio” avessi sul modo di fare
politica della destra, non è stata scalfito, anzi. Anche un luogo come il
consiglio di zona, che ha ridottissime funzioni decisionali e che dovrebbe
essere al servizio di cittadine e cittadini più di qualunque altro
organismo politico, viene agito e usato come un autentico centro di
potere.
Ma
in questo avvilente spettacolo, l’opposizione non è solo serva di
scena, ma anche coprotagonista. Si sa, la sinistra ha una incrollabile
vocazione operaista, il mondo dei commercianti e degli artigiani le è
alieno, ma non è una buona ragione per consegnarli, senza combattere,
nelle mani rapaci della destra.
Solo
deboli e poco convinti tentativi di ribaltare l’ordine delle cose. Come?
Due
le strade percorribili. La prima, più onerosa, richiede un lavoro
minuzioso sul territorio, la volontà di permearlo con la propria
capillare ostinata presenza, per organizzare associazioni non affiliate
alla destra, gruppi di commercianti, cittadini e cittadine che si facciano
promotori di feste e iniziative alternative a quelle presentate
quest’anno, così come nel recente passato.
La
seconda, all’apparenza più agevole, imponeva ai vari rappresentanti del
centro sinistra di presentarsi ai lavori in modo coeso, dopo aver
preparato una strategia di intervento comune. Si poteva a esempio esigere
dalla commissione di fissare criteri oggettivi di valutazione delle feste
proposte, costruendo una griglia di indicatori cui attenersi per costruire
una graduatoria. Forse perdere sarebbe stato inevitabile, ma è il modo,
prepotente e arbitrario, che ancor ci offende.
Di
fatto l’opposizione è uscita sconfitta, ma non è chiaro se è stata
battuta o si è arresa. Il risultato è che anche per il 2007 le feste
saranno scialbe e senz’anima. Nessun legame con il territorio, nessuno
spirito di aggregazione e integrazione, nessun afflato di cultura. Anche
per il 2007 saranno premiati i commercianti devoti di via Venini e altre,
mentre saranno puniti gli “angeli ribelli”. In questo ultimo caso si
chiama a conforto della propria protervia la valorizzazione della
periferia, che pure è ignorata in modo sistematico nelle scelte e nelle
considerazioni della maggioranza. Ma, si sa, quando serve ci si può
ammantare anche degli scomodi panni della sensibilità sociale e della
solidarietà.
Questo
è quello che meritiamo noi donne e uomini della zona 2?
Alla
destra non chiedo niente, ma alla sinistra chiedo di meditare sui propri
errori e di apprendere dall’esperienza.
Paola
D'Alessandro
Feste
di via, da occasione di svago collettivo a interesse privato
Fino
a qualche anno fa le feste di via erano un bel giocattolo e, se vogliamo,
anche una forma di cultura popolare. Il quartiere veniva coinvolto già nell’organizzazione degli
eventi ed era un’occasione anche per i negozianti, soprattutto di vie più o meno periferiche ma comunque di scarsa
vita domenicale, per farsi
conoscere dalla città.
Peccato che ora questo tipo di iniziativa autogestita da
commercianti e cittadini della via stia diventando tutt’altro.
Il tempo va avanti, ma questa volta mi pare che abbia preso una strada
sbagliata. Non intendo incolpare nessuno della situazione, ma per far fronte
a costi sempre crescenti e a complicazioni burocratiche che portano via
molto tempo, sono nate anni fa delle organizzazioni, diciamo così, di
servizio che si propongono alle associazioni commercianti per organizzare
le feste, portando esperienze più specialistiche, ma togliendo originalità
e inventiva che sono, in genere, frutto della conoscenza del territorio e
della fantasia. Pian piano le
feste di via sono diventate grigi mercati domenicali, file ripetitive di
bancarelle con la solita e sola ciliegina del trenino e dei giochi
autogonfiabili per i bambini.
Il regolamento comunale in vigore risulta, tra l’altro, appesantito da
nuove disposizioni della vigilanza urbana che irritano i cittadini: le
auto non rimosse dai proprietari fino a qualche anno fa venivano spostate
con il carro attrezzi senza altre conseguenze, mentre oggi si fa il
verbale e si paga una multa. Si
aggiunga, inoltre, che il traffico da interrompere è ogni anno più
ingente, che sono lievitate le spese per l’intervento delle vigilanza
urbana e dell’AMSA e per la deviazione dei trasporti pubblici.
Infine, novità non da poco, che la città e i suoi dintorni, oggi offrono
infinite occasioni di shopping
tutte le domeniche nei giganteschi santuari della grande distribuzione.
Fatto sta che tutti sono delusi dall’andamento di queste feste,
nelle quali i commercianti della via sono diventati inerti comprimari che
sempre più spesso, in quelle occasioni, molti non aprono neanche il
negozio, ma, d’altro lato, sembra che tutti cerchino di ottenere più
autorizzazioni possibili dal Consiglio di Zona e dal Comune per
organizzarle. Come mai? Credo
che quelle che continuiamo a chiamare feste di via si siano trasformate in
pura e semplice occasione di pur legittimo profitto per le poche piccole
aziende. Sarei ben contento di
essere smentito, ma non dagli interessati.
Su quest’argomento è da settembre che invio messaggi preoccupati
all’assessore, l’onorevole Tiziana Maiolo, perché dedichi alla
questione un tavolo che riunisca i rappresentanti delle legittime
associazioni di via per cercare la formula del cambiamento.
Suggerivo, inoltre, che il
primo atto avrebbe dovuto riguardare l’aggiornamento partecipato del
Regolamento comunale delle feste di via.
Dopo tre mesi, ma capisco che la città ha anche altri e più gravi
problemi, l’assessore mi ha scritto dichiarando che condivide
l’esigenza di riqualificare le feste di via “anche
a seguito di verifiche sul campo”
e mi annuncia di aver incaricato i suoi uffici di studiare una profonda
revisione dei provvedimenti comunali in materia.
La mia soddisfazione è, naturalmente, grande e sono grato all’onorevole
Maiolo di voler cercare una soluzione del problema. Resta l’ostacolo dei
tempi: dicembre è cominciato, tra pochi giorni la città sarà impazzita
per quasi un mese. Per aprire
la stagione delle feste di via 2007 con un nuovo regolamento, nella cui
formulazione andrebbero coinvolte, ripeto, almeno inizialmente, tutte le
associazioni di via fondate secondo le regole stabilite dallo Statuto
comunale, dovremmo già pensare a un calendario di incontri che consentano
di arrivare con il nuovo regolamento entro il prossimo mese di febbraio. Il Presidente della Commissione commercio, Gianfranco Baldassare,
pare voglia avviare una commissione prima di Natale: qualcosa sta forse
davvero cambiando a Palazzo Marino.
Intanto, grazie soprattutto all’Assessore, per il positivo riscontro.
Angelo
Dossena
Pubblichiamo
qui di seguito le riunioni del Consiglio di zona 2 e delle commissioni
convocate nel mese di dicembre.
Ricordiamo
ai nostri lettori che queste riunioni sono aperte a tutti i cittadini che
vogliono partecipare e intervenire.
La
Presidenza di questo Consiglio non ritiene opportuno pubblicizzare i suoi
lavori e le relative scadenze; probabilmente
preferisce discutere e decidere tutto al proprio interno
infischiandosene dell’informazione.
Proprio
perchè Milano è l’unica grande città dove non esiste un vero
decentramento e gli attuali Consigli di zona non hanno nessun potere,
almeno un po’ di partecipazione non farebbe male e servirebbe a
sollecitare il decentramento di deleghe, funzioni e poteri.
Consiglio
di Zona 2 – Stazione Centrale-Gorla-Turro-Greco-Crescenzago-Precotto
V.le
Zara, 98/100 – 20125 Milano
Commissioni
TRAFFICO – VIABILITA’ - AMBIENTE e SCUOLA - POLO MULTIFUNZIONALE
ZONALE
VENERDI’
01 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 15.30
Ritrovo
via S. Mamete 11/13 -
per la trattazione del seguente ORDINE DEL GIORNO
1)
Analisi situazione sicurezza stradale e viabilità in via S. Mamete 11/13.
Commissione
COMMERCIO –ARTIGIANATO – ORIENTAMENTO PROFESSIONALE:
VENERDI’
01 DICEMBRE 2006 DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - V.le Zara 98 - per la trattazione del
seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Definizione calendario feste di via 2007.
Commissione
SCUOLA E POLO MULTIFUNZIONALE ZONALE
LUNEDI’
04 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 14.30 ALLE ORE 16.00
presso
il centro giovani Cattabrega,
via Trasimeno 49 – per la trattazione del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Analisi dei problemi di sicurezza al centro Cattabrega.
2)
Aggiornamento sull'utilizzo del piano superiore della cascina Cattabrega.
Commissione
CULTURA
LUNEDI’
04 DICEMBRE 2006 DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - V.le Zara 98 - per la trattazione del
seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Linee di indirizzo programmatico anno 2007 biblioteche zonali.
2)
Analisi situazione biblioteca Zara.
Commissione
CULTURA
MARTEDI’
05 DICEMBRE 2006 DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - V.le Zara 98 - per la trattazione del
seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Presentazione bozza programma commissione cultura.
Commissione
CULTURA è convocata per il giorno:
LUNEDI’
11 DICEMBRE 2006 DALLE ORE 17.00 ALLE ORE 18.30
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - V.le Zara 98 - per la trattazione del
seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Definizione programma commissione cultura..
Commissione
COMMERCIO –ARTIGIANATO –
ORIENTAMENTO
PROFESSIONALE è convocata per il giorno:
LUNEDI’
11 DICEMBRE 2006 DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - V.le Zara 98 - per la trattazione del
seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Calendario feste di via 2007.
CONSIGLIO
DI ZONA 2 è convocato in seduta ordinaria per
MARTEDI’
12 DICEMBRE 2006 – ORE 19.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - Viale Zara 98/100 per la trattazione del
seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Pareri su permessi di costruire.
2)
Integrazione iniziative culturali quarto trimestre 2006 (Maap). I.E.
3)
Calendario feste di via 2007.
4)
Nomina dei rappresentanti del Consiglio di Zona 2 nella Commissione per
l’erogazione
dei
contributi a carico del Fondo Sociale.
5)
Iscrizione delle associazioni senza fini di lucro e delle cooperative di
solidarietà sociale
all’Albo
della Zona 2. Integrazione.
6)
Costituzione della Commissione Decentramento e Affari Istituzionali.
7)
Nomina dei componenti della Commissione Decentramento e Affari
Istituzionali.
8)
Nomina del Presidente della Commissione Decentramento e Affari
Istituzionali.
9)
Costituzione della Commissione Sicurezza.
10)
Nomina dei componenti della Commissione Sicurezza.
11)
Nomina del Presidente della Commissione Sicurezza.
12)
Costituzione della Commissione Diritto allo Studio.
13)
Nomina dei componenti della Commissione Diritto allo Studio.
14)
Nomina del Presidente della Commissione Diritto allo Studio.
15)
Linee di indirizzo programmatico anno 2007 - biblioteche zonali.
N.B.:
LA TRATTAZIONE DEGLI ARGOMENTI EVENTUALMENTE NON
TRATTATI
NELLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2006 PROSEGUIRA’
GIOVEDI’
14 DICEMBRE 2006 ALLE ORE 19.00.
Commissioni
URBANISTICA – EDILIZIA PRIVATA – DEMANIO E TERRITORIO e TRAFFICO –
VIABILITA’ - AMBIENTE sono convocate congiuntamente per
MERCOLEDI’
13 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 14.30 ALLE ORE 16.00
Ritrovo
in Largo Mattei fermata Metrotranvia -
per la trattazione del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Sopralluogo ai cantieri della Metrotranvia Bicocca – Precotto.
Saranno
presenti Ing. Marco Broglia area manager MM e Ing. Paolo Galimberti
direttore
dei
lavori MM.
Commissione
SCUOLA E POLO MULTIFUNZIONALE
ZONALE
è convocata per
MERCOLEDI’
13 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 – V.le Zara 98/100 – per la
trattazione del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Presentazione Circolare Iscrizione alle Scuole dell'Infanzia Anno
Educativo 2007/2008.
Relatore
Dott. Paolo Del Nero - Dirigente Servizio Gestione Relazioni Territoriali.
Commissione
SANITA’ E SERVIZI SOCIALI è convocata per
VENERDI’
15 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 – V.le Zara 98/100 – per la
trattazione del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Prevenzione, servizi e reti sociali nell'ambito della salute mentale sul
territorio.
Relatore:
Prof. Dott. Angelo Cocchi, Direttore Centro per l'individuazione e
l'intervento
precoce
nelle psicosi Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda.
Commissione
SCUOLA E POLO MULTIFUNZIONALE ZONALE è convocata per
LUNEDI’
18 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12.00
presso
la scuola primaria Rodari di via Bottelli, 3 –
per la trattazione del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Sopralluogo presso la scuola primaria Rodari per presa visione dei
problemi di edilizia
scolastica
esistenti.
Commissione
SPORT – TURISMO – TEMPO LIBERO è convocata
per
LUNEDI’
18 DICEMBRE 2006 – DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 – viale Zara 100 – per la trattazione
del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Problematiche riguardanti l’utilizzo degli impianti sportivi di
concessione comunale (campi
di
calcio, palestre). Proposte da parte delle associazioni sportive.
Commissione
URBANISTICA – EDILIZIA PRIVATA – DEMANIO E TERRITORIO è convocata per
il giorno:
MERCOLEDI’
20 DICEMBRE 2006 - DALLE ORE 18.30 ALLE ORE 20.00
presso
la sede del Consiglio di Zona 2 - V.le Zara 98/100 - per la trattazione
del seguente
ORDINE
DEL GIORNO
1)
Utilizzazione area comunale mq. 1495 sita in via Bechi (ang. Via Zucchi)
adiacente a
nuovo
centro riabilitativo
***