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Salvo il centro di rieducazione motoria di via S. Elembardo Sarà abbattuto il bosco di Gioia. Al suo posto il nuovo Pirellone
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MartesanaDUE mensile di informazione, cultura e annunci della zona due di Milano citta'
Editore Comedit 2000
Direttore Paolo Pinardi
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Red. e pubblicita' Via delle Leghe, 5 20127 Milano Tel. 02/28.22.415 Fax 02/28.22.423
Reg. Trib. MI n. 616 settembre 99
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Salvo il centro di rieducazione motoria di viaS. Elembardo
“In accordo con il Direttore Generale della Sanità lombarda Dr. Carlo Lucchina si concorda che la Asl Città di Milano manterrà negli attuali locali della sede del Centro di Riabilitazione Motoria l’attività di educazione al movimento rivolta a utenti di diversa età. Tutte le attuali attività in essere, erogate presso la struttura di cui sopra, verranno mantenute ed anzi potenziate attraverso l’assunzione da parte dell’ASL Città di Milano di un fisioterapista.” Questo il testo siglato nell’incontro presso la Direzione Generale dell’Assessorato alla Sanità per la Regione Lombardia. Un buon risultato? E, se fosse così, come ci si è arrivati? Iniziamo con il rispondere alla prima domanda: è un buon risultato! In effetti essere riusciti a difendere questo Centro di rieducazione motoria che, per un motivo o per l’altro, ha sempre avuto una vita un po’ travagliata, ci riempie di orgoglio. Alla seconda domanda va risposto che per arrivare a questo risultato sono state necessarie assemblee con cadenza settimanale, una di queste si è tenuta nel Poliambulatorio di Via Puecher ( poiché è un altro pezzo importante di Sanità Pubblica che abbiamo in zona); si è inoltre parlato con gli uffici tecnici della Asl Città di Milano e del Fatebenefratelli, si è riusciti ad avere l’onore delle cronache sulle colonne dei quotidiani, infine si è deciso di occupare la Direzione del nostro Terzo Distretto (in Via Ricordi, 1). Successivamente alla occupazione si è giunti all’incontro presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia: erano presenti il Dott. Carlo Lucchina, Direttore Generale della Sanità in Lombardia, il Dott. Antonio Mobilia, Direttore Generale della Asl Città di Milano, il Dott. Roberto Testa, Direttore Generale del Fatebenefratelli, una delegazione del Comitato di Difesa della Sanità Pubblica ed il sottoscritto. Il Centro per neuropsichici gravi che il Fatebenefratelli situerà all’interno di strutture comunali site in Via S. Elembardo non sottrarrà gli spazi del Centro di Riabilitazione Motoria. Dinanzi ad una coperta troppo corta abbiamo saputo fare comprendere al Fatebenefratelli che era il caso di tesserne un altro pezzo. Non si può espellere un servizio che serve realmente alla nostra popolazione solo perché un altro ne prenda il posto. Abbiamo ottenuto che il Centro venga lasciato laddove è stato per tanti anni dando risposte a coloro che abbisognano di questo servizio. Si avranno così sia il Centro che il nuovo servizio del Fatebenefratelli di cui riporteremo in seguito dalle colonne di questo giornale. Prima della pausa estiva voglio però dedicare qualche parola a coloro che in Novembre hanno manifestato in difesa della Sanità Pubblica sfilando per Viale Monza per tenere una assemblea davanti al poliambulatorio di Via Puecher. Allo stesso modo vorrei che tutti ringraziassimo quei cittadini (in maggioranza donne) che con tenacia e responsabilità si sono spinti fino ad occupare la Direzione del Distretto III in Via Ricordi n°1. Bravi, bravi davvero! E’ grazie a loro che abbiamo potuto firmare un accordo che consentirà di conservare la struttura del Centro di Riabilitazione Motoria di Via S. Elembardo. Un plauso anche alle operatrici Costanza, Rita e alla Dott.ssa Vittoria: questa lotta ha mostrato quanto i vostri utenti vi siano affezionati e di quale professionalità voi siate capaci. Un arrivederci a Settembre: il nodo del Centro vaccinale di Via Padova 118 sta venendo al pettine. Vedremo come si comporterà il Presidente del Consiglio di Zona 2 Luca Lepore insieme alla maggioranza di centrodestra. Luigi Tranquillino
Sarà abbattuto il bosco di gioia. Al suo posto il nuovo Pirellone
Nonostante le proteste dei cittadini della zona, le 10mila firme raccolte nel frattempo diventate 15mila, l’impegno di personaggi della musica e della televisione milanese, Palazzo Marino e la sua giunta hanno detto no a questo parco di 12mila metri quadri dell’ex vivaio Fumagalli con i suoi 200 alberi. Bontà loro, si sono impegnati a ricollocare le piante in un’altra parte della zona. Pochi giorni fa la Corte di Cassazione si era espressa vietando di tagliare degli alberi all'interno di un giardino privato di Milano per la costruzione di box, ora il Comune se ne frega e sacrifica una bellissima area a verde dando il via a nuovi edifici alti nove piani adibiti ad uffici amministrativi per la Regione Lombardia. Con tutte le aree dimesse presenti nella nostra città, i nostri politici e relativi urbanisti hanno fatto una scelta particolarmente “intelligente”. Per di più saremo noi cittadini a pagare i progetti e le costruzioni, a mantenere gli uffici e relativi burocrati (spesso inutili) che ci lavoreranno; meglio la Milano delle fabbriche che dava ricchezza a tutti e che forse era più attenta agli interesse generali della città.
Il Centro anziani
di via Sammartini Da circa due anni nell’area dell’ex Mercato del Pesce di via Sammartini, è stato aperto un Centro Anziani, la vicenda però risale al 27 dicembre 1999, quando la Giunta Comunale, e precisamente l’allora assessore a Servizi Socio Sanitari, Girolamo Sirchia, in un sopralluogo presso l’area oramai dismessa del Mercato del Pesce, al quale aveva invitato i rappresentanti delle associazioni della zona, s’impegnò a realizzare un centro anziani nella palazzina uffici. L’edificio in questione, due piani per un totale di circa mille duecento metri quadrati, sebbene in discrete condizioni, necessitava di interventi di ristrutturazione e adeguamenti agli impianti, oltre ad uno stanziamento per gli arredi. Con delibera di Giunta del 29 dicembre 1999 furono in effetti stanziati trecento milioni di lire a favore della Associazione Anziani di via Sammartini, trascorsi alcuni mesi, nel giugno del duemila, dopo diverse lettere di sollecito, si seppe che il denaro stanziato era per l’acquisto degli arredi ma, poiché era necessario prima ristrutturare l’edificio, occorreva stanziare una somma di circa due miliardi di lire. Le Associazioni della zona, assieme alla costituita Associazioni Anziani Greco Martesana, continuarono ad inviare periodicamente lettere di protesta al Settore Servizi Socio Sanitari a capo del quale, nel frattempo, era subentrata l’assessore Tiziana Maiolo, che nel 2003 propose di allestire come Centro Anziani, temporaneamente i locali ex custode nell’attesa che si definisse il finanziamento. Nel 2004, con delibera del 14.05.2004, finalmente vennero stanziati 960.000 euro per la ristrutturazione della palazzina destinata alla realizzazione di un centro socio ricreativo per anziani. Da tale delibera è trascorso più di un anno, ma nulla è stato fatto, nessuna notizia trapela dagli uffici del Comune, lo stesso Consiglio di Zona, nonostante diverse richieste al settore competente, denuncia di non essere al corrente di cosa si stia facendo. Gli anziani del centro, che continuano a dover condividere uno spazio totalmente insufficiente, cominciano a protestare, se non avranno risposte su tempi di ristrutturazione dell’edificio loro assegnato, minacciano manifestazioni di piazza. Nel frattempo, grazie alla totale incuria in cui versa da oramai cinque anni la palazzina di proprietà comunale, lo stato dell’edificio è penoso, le infiltrazioni di acqua e le devastazione vandaliche fanno temere che lo stanziamento non sia più sufficiente, se così fosse, i tempi sarebbero ulteriormente allungati, sebbene, ne possiamo star certi, con l’inizio della prossima campagna elettorale, saranno in molti a ripromettere quanto avevano già promesso nella campagna elettorale precedente. Giuseppe
Amato
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